La proposta è arrivata durante una conferenza stampa convocata sulla grave situazione che riguarda le terme di Acqui, situazione della quale trattiamo a parte.
“Il nostro – hanno detto i tre segretari – non è solo un appello alla Provincia, ente che esiste ancora ed dispone di alte professionalità, ma vuole essere una proposta per cercare di intercettare anche solo una piccolissima parte del flusso turistico diretto all’Expo e se così fosse sarebbe un toccasana per tutta l’economia provinciale”.
I sindacalisti credono che agendo in maniera frammentata si rischi di disperdere tutto il grande patrimonio turistico di cui dispone la nostra provincia.
“Bisogna lavorare per il territorio – ha detto Silvana Tiberti della Cgil – e ci vuole un ente che coordini perché solo attraverso l’unione delle forze è possibile creare un valido progetto, coinvolgendo soggetti come l’Outlet che potrebbe essere interessato nel momento in cui si offrono pacchetti turistici.”
“Bisogna coinvolgere enti come la Fondazione Cra – gli fa eco Aldo Gregori della Uil – e intercettare anche una piccola parte dei circa due milioni di visitatori che verranno in provincia di Asti per il bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco.”
“Abbiamo individuato nella provincia di Alessandria – conclude Alessio Ferraris della Cisl – l’ente coordinatore, oggi scriviamo una lettera e la inveiremo in Provincia sollecitando l’avvio di questo progetto.”
Quando arriverà la missiva dei tre sindacati, comunque la provincia sarà già informata in quanto alla conferenza stampa era presente anche il responsabile provinciale dell’ufficio turistico provinciale Gigi Poggio.
16 gennaio 2014