Si chiamava Federico Zanotti, aveva 24 anni ed è deceduto poco dopo le 16,30 di sabato pomeriggio mentre si trovava nella casa dei genitori alla frazione Varengo di Gabiano, nel casalese.
Il dramma si è consumato all’improvviso, quando il giovane ha accusato improvvisamente un malore. I familiari hanno subito dato l’allarme e sul posto è interventura l’ambulanza del 118 con infermiere e medico a bordo. I sanitari hanno tentato più volte in tutti i modi di rianimare il giovane, ma non c’è stato assolutamente nulla da fare e il suo cuore ha cessato di battere per sempre.
Il medico legale ha accertato il decesso per arresto cardiaco e non è escluso possa essere disposta l’autopsia per capire le cause che hanno provocato il decesso del giovane.
Federico Zanotti era nato il 17 luglio 1989, e dopo aver ottenuto il diploma di maturità all’Istituto Tecnico Industriale “Ascanio Sobrero” di Casale Monferrato, poi dal 2008 ha iniziato a lavorare presso la ditta “Audi Zentrum” di Alessandria, città dove si era trasferito.
Era tifoso del Milan, amava il rally, la fotografia e le escursioni in montagna. Il suo profilo Facebook (dal quale sono state tratte le fotografie che pubblichiamo) è pieno di fotografie che ritraggono le Dolomiti e le stupende vacanze che aveva trascorso in Trentino l’estate scorsa.
Tante fotografie con montagne di ogni genere, tramonti e tante auto da rally.
Lascia i genitori; il papà che lavora alla ditta “Cerutti” di Casale Monferrato, la mamma che è casalinga, e un fratello minore, Luca, di 20 anni.
Federico era un ragazzo sensibile e romantico: sul suo profilo Facebook stupende foto di paesaggi e tramonti. tra le diverse frasi che ha postato ne abbiamo scelto una sua personale, scritta durante le ultime feste natalizie, una frase molto significativa che riassume l’essenza del giovane e, visto il dramma, assume un ruolo particolare:
“Se solo lo volessimo, con un pò di impegno, Natale dovrebbe essere tutti i giorni….invece è diventata una festa consumistica, lasciando in un angolo il vero significato….invece di regalare oggetti, bisognerebbe regalare la presenza stringendosi ai nostri cari e un pensiero a chi non c’è più e a chi nel mondo ne ha bisogno più di noi…”
11 gennaio 2014