Ad illustrare la pubblicazione, frutto di accurati studi ed analisi sui vari progetti realizzati in Piemonte relativi alla sicurezza urbana, è stata Marita Peroglio, una delle tre autrici della pubblicazione.
“L’obiettivo dello studio – ha detto – è quello di diminuire i rischi ed aumentare il senso di sicurezza che sono due cose profondamente diverse fra di loro. Le donne che sono più vulnerabili degli uomini riescono a capire maggiormente i rischi per cui se riusciamo a ridurre i rischi che corrono tutta la città ne avrà beneficio.”
Marita Peroglio ha suggerito, sulla base degli studi effettuati, l’esigenza, da parte della popolazione di essere e di sentirsi più sicuri ed ha sottolineato come sia necessario pianificare ogni azione che viene effettuata con un occhio alla sicurezza.
Ha portato esempi di luoghi sicuri ed insicuri, della necessità di non realizzare siepi troppo alti e soprattutto ha puntato il dito sulla necessità di avere luoghi molti illuminati (cosa che Tortona non riesce a fare) perché più una zona è illuminata più è sicura perché i malintenzionati girano al largo.
Molte di queste soluzioni e suggerimenti si trovano su due siti internet: legautonomie piemonte.it e cr.piemonte.it
“Il manuale – ha detto Chiodi – offre lo stimolo a lavorare per le donne ed i soggetti indifesi”
6 dicembre 2013