Questo emerge dalla lettera di Adriano Simoni, uno dei tanti pendolari tortonesi che per lavoro devono recarsi ogni giorno ad Alessandria e sono costretti a prendere il treno.
Il nuovo orario ferroviario, come avevamo annunciato, è stata una vera mazzata ed ha provocato disagi a non finire.
La lettera che Simoni ci ha mandato e che pubblichiamo di seguito è stata inviata anche al Prefetto di Alessandria Romilda Tafuri, all’assessore Regionale ai Trasporti Barbara Bonino, al sindaco di Tortona Massimo Berutti e a Trenitalia e testimonia con dovizia di particolari e con le fotografie che pubblichiamo, la gravissima situazione che si sta verificando senza che nessuno faccia niente.
A Casale Monferrato il sindaco si è mobilitato, nell’acquese si sono mobilitati i pendolari e alcuni amministratori locali, a Tortona tutto si svolge nell’indifferenza più assoluta da parte di politici e amministratori.
La lettera del tortonese è una denuncia che non può passare inosservata e che vi invitiamo a leggere.
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Buongiorno,
vorrei documentarvi le condizioni in cui hanno viaggiato i pendolari da Tortona ad Alessandria in questa prima settimana di adozione dell’orario invernale.
Oltre a quanto già riportato su molti organi di stampa relativamente all’aumento del prezzo dell’abbonamento (+15%.. si esatto, non 1,5% ma 15% da un mese all’altro) e alla riduzione dei treni (direzione Alessandria soppressione dei treni delle 7.11e 7.34, ovviamente molto frequentati da pendolari e studenti..) ecco le condizioni in cui viaggiamo:
Lunedì 16 e Martedì 17, treno delle 7.52 arriva in stazione a Tortona e parte l’assalto al posto in quanto il materiale messo a disposizione (treno “Minuetto”) è si dell’ultima generazione, ma dotato di posti insufficienti visto l’alto numero di passeggeri che ovviamente utilizza questo treno considerate le soppressioni dei treni precedenti.
Mercoledì 18 arrivo in stazione ad Alessandria per prendere il treno in partenza delle ore 17.49 (l’altro treno sempre molto frequentato delle 17.34 ovviamente soppresso dal nuovo orario) ed ecco la sorpresa sui tabelloni luminosi: TRENO CANCELLATO!! Ovviamente nessuna informazione da parte del personale di Trenitalia e solo qualche minuto prima della partenza viene annunciato un autobus sostitutivo in partenza nel piazzale.. che ovviamente è insufficiente ad accogliere tutti i viaggiatori, per cui qualcuno rimane a piedi dovendo poi attendere il successivo treno delle 18.44 (sempre che non fosse cancellato anche quello, io ero tra i fortunati che è riuscito a salire sul pullman sostitutivo).
Arriviamo a Giovedì 19 treno delle 7.52 direzione Alessandria: nelle foto le condizioni in cui siamo stati costretti a viaggiare!!!!! Credo che ogni ulteriore parola sia superflua, se non per raccontare quanto successo nella stazione di Spinetta Marengo dove una decina di poveretti attendeva il treno: il capotreno ha avuto il coraggio di chiederci di “STRINGERCI UN PO’” per permettere a una decina di poveretti di salire sul treno.. dico che “ha avuto il coraggio” perché ha davvero rischiato di essere aggredito, non solo a parole, dai viaggiatori esasperati!!!
Credo che un’attenta riflessioni sulle condizioni dei pendolari che sono costretti a viaggiare per andare sul posto di lavoro sia assolutamente necessaria da parte di tutti gli organi preposti.
Cordiali saluti
Adriano Simoni – Tortona
19 dicembre 2013