Questa infatti è la decisione che traspare dai numerosi segnali che emergono, non ultimo il fatto che Berutti non abbia un lavoro e quindi, in caso di mancata candidatura dovrebbe cercarsi un nuovo impiego al più presto e con la crisi che impera non è facile.
La decisione di Berutti di non ripresentarsi alla tornata elettorale, al momento, non è contemplata: sarebbe come un fulmine a ciel sereno anche all’interno del suo partito, che verrà informato della ricandidatura martedì sera, alle 20,45 alla sala Romita del Comune, in una riunione degli iscritti di Forza Italia, e alla presenza degli altri partiti di maggioranza, alla quale ovviamente non parteciperà Pierpaolo Cortesi che sarà probabilmente il candidato sindaco di una coalizione di Centro Destra in chiara competizione con quella di Berutti formata dal Nuovo Centro Destra, Udc-Lista civica ed altri, mentre la Lega Nord a quel punto dovrà decidere con chi schierarsi.
Questo lo scenario politico che si sta prospettando nel Centro Destra ed ogni ipotesi diversa, fra cui la non candidatura di Berutti aprirebbe situazioni oggi non ipotizzabili e una lotta alla sua possibile successione che al momento non è prevista
QUESTI I MOTIVI PER CUI BERUTTI SI RICANDIDA
Naturalmente sarà lo stesso Berutti, mercoledì a spiegare le motivazioni che lo spingono a ripresentarsi candidato sindaco, ma per chi mastica un po’ di politica, la situazione è già ampiamente chiara e il motivo per cui ha deciso di ripresentarsi lo si può leggere (non solo tra le righe) nell’intervista che ha rilasciato pochi giorni fa al nostro giornale e che di seguito, riassumiamo.
Berutti è convinto di aver fatto bene: lo dice lui stesso.
Non solo, ma crede che l’aver salvato la città dallo spettro del dissesto e dai possibili effetti devastanti che hanno messo in ginocchio Alessandria, ad esempio, possa essere sufficiente per presentarsi agli elettori come il salvatore della Patria.
L’aver dedicato tutte le sue energie al raggiungimento di questo obiettivo, unito alla persistente crisi, però, gli ha impedito di dedicarsi ai progetti che avrebbe voluto realizzare per dare slancio a Tortona e che erano stati inseriti nel suo programma elettorale.
Per questo motivo, adesso, visto che la situazione finanziaria del Comune è a posto (in realtà ci sono ancora un milione e mezzo di euro di debiti) chiederà ai suoi concittadini la fiducia e l’ opportunità per dimostrare, in un secondo mandato, tutte le capacità che possiede per rilanciare Tortona; capacità che sono rimaste nascoste ed inespresse in questi cinque anni di attività impiegati a salvare Tortona dal dissesto.
Queste con ogni probabilità saranno le “corde” su cui verterà la sua campagna elettorale e che nei prossimi mesi i tortonesi sentiranno a iosa.
Purtroppo per lui, però, moltissimi cittadini non sono d’accordo e non la pensano così soprattutto i lettori di Oggi Cronaca, che in più occasioni hanno chiaramente dimostrato una certa disaffezione nei suoi confronti.
Lo dimostrano i due sondaggi che abbiamo realizzato al riguardo proprio sulla possibile ricandidatura di Berutti.
Il primo effettuato il 6 ottobre quando alla domanda “chi vorresti come sindaco di Tortona” su oltre 450 persone che hanno risposto, soltanto 25, pari al 5,5%, aveva risposto Berutti, mentre il più votato era stato Daniele Calore con oltre il 13% e il doppio dei voti del sindaco uscente.
Il gradimento di Berutti è precipitato il 17 novembre, quando in certi ambienti aveva iniziato a circolare la voce che il sindaco volesse ricandidarsi e noi abbiamo chiesto ai tortonesi cosa ne pensassero attraverso un secondo sondaggio.
Alla domanda “Pensi che Berutti faccia bene a ricandidarsi sindaco di Tortona?” su quasi 600 persone che avevano partecipato, soltanto 20 pari al 3% avevano risposto “sì perché aveva salvato la città dal dissesto” mentre la risposta più gettonata era stata “Ma con che coraggio osa ripresentarsi?” che ottenne il 69% dei voti.
Ma basso è soprattutto il gradimento che si legge nei commenti su Facebook dove Berutti viene accusato di essere distante dai cittadini, di stare arroccato in Comune e di non conoscere i problemi della gente e di Tortona.
Naturalmente si tratta di giudizi parziali emessi da una piccola minoranza di cittadini.
La domanda da porsi, forse, sarebbe un’altra: per cosa sarà ricordata l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Massimo Berutti?
Ve lo diciamo in un altro articolo che vi invitiamo a leggere.
10 dicembre 2013