Site icon Oggi Cronaca

NOVI LIGURE: Quel pasticciaccio dei trenta centesimi a metro quadro della tassa sulla casa

Piazza Pernigotti - IScoppia a Novi la questione della tassa integrativa sulla casa. Eh si, perchè il Comune ha posticipato al 31 marzo il pagamento del saldo della Tares ma il 16 dicembre si devono comunque pagare i famosi trenta centesimi a metro quadro delle abitazioni sul modello F24.

Francesco Sofio e l’Associazione Commercianti prendono posizione. Francesco Sofio lo fa con una interpellanza urgente da discutere nel prossimo consiglio comunale. Il consigliere comunale indipendente rileva che, da quanto si apprende dal sito internet del Comune di Novi, i cittadini dovranno conteggiare da sé il contributo oppure rivolgersi ai Caf od anche all’Ufficio Tributi del Comune stesso.

Ma Sofio rileva che non tutte le persone sono al corrente di dover pagare questo importo e che sarebbe stato più opportuno, da parte dei competenti uffici dell’Amministrazione Comunale, inviare comunicazione e bollettino precompilato presso l’abitazione dei contribuenti. Il consigliere chiede quindi per quale motivo l’Amministrazione Comunale non lo ha fatto e, nel caso di omesso o ritardato pagamento della stessa a causa della disinformazione, quali sanzioni verranno applicate.

Anche per l’Associazione Commercianti la preoccupazione maggiore risiede nelle sanzioni, sanzioni che però il comunicato afferma, prendendo spunto da quanto scritto dal quotidiano finanziario “Italia Oggi”, non possono essere irrogate per insufficiente versamento nel caso in cui il Comune non abbia inviato i bollettini di pagamento precompilati in base alle nuove disposizioni. Sanzioni che sono pari al 30% dell’importo da versare. Inoltre, viene precisato, va tenuto in conto anche l’eventualità che un conguaglio autonomamente calcolato, se per caso non corretto, sarà soggetto a sanzione. Concludendo “Oltre il danno anche la beffa”.

Il comunicato dell’Associazione Commercianti si chiede il motivo per cui il Comune di Novi ha adottato un comportamento diverso da quello degli altri Comuni della provincia che hanno notificato con bollettino il pagamento della Tares. Sul sito internet del Comune di Novi invece compare l’informazione che per la maggiorazione statale, da versare entro il 16 dicembre, “dovrà essere conteggiato dal contribuente utilizzando i dati presenti sull’avviso di pagamento dell’acconto dello scorso mese di giugno”. Chiedendosi: “Come faranno imprese e privati cittadini?” E rispondendosi che in pratica dovrebbero verificare sul bollettino di giugno la superficie da utilizzare per il conteggio della maggiorazione statale;verificare ed applicare l’eventuale riduzione del 30% ove prevista;moltiplicare il dato della superficie per € 0,30. Poi compilare il modello di pagamento F24 con i dati anagrafici, indicare il codice del Comune, il codice del tributo, l’anno di riferimento e la somma dovuta e quindi andare in banca o in posta per il pagamento. Il comunicato dell’associazione commercianti puntualizza quindi un dato e cioè che il Ministero dell’Economia e Finanze, nella Risoluzione 9.9.2013 n. 9/DF, evidenzia che “indipendentemente dalle scelte operate dai Comuni, in tema di coperture dei costi relativi alla gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti ai sensi dell’art 5 del DL 31.8.2013 n. 102, devono inviare ai contribuenti il modello precompilato di pagamento prevedendo la separata indicazione delle somme dovute a titolo di tributo/tariffa e maggiorazione”.

Ed il comunicato afferma ancora come il sito internet del comune di Novi segnala che per la compilazione è possibile rivolgersi ai soggetti abilitati (CAAF, Associazioni di Categoria, commercialisti). Puntualizzando:”Peccato che in questo momento già denso di adempimenti non vi sia la possibilità materiale di effettuare anche questi calcoli entro la scadenza.” Rilevando quindi: “Le domande legittime sono come mai questa situazione e chi ha avuto la brillante idea considerato che gli altri Comuni grandi e piccoli della provincia hanno mandato agli utenti i bollettini precompilati. La preoccupazione di tutti sono le sanzioni. In realtà l’imposta dovuta deve essere calcolata dal comune e messa a ruolo comunicando ai singoli utenti il dovuto. La procedura dell’autotassazione – prevista ad esempio per l’IMU – non è applicabile alla Tares. Quindi in caso di contenzioso, per omesso o ritardato pagamento, vi sono presupposti ottimi per la difesa del contribuente.” Il comunicato conclude quindi affermando di aver chiesto al Sindaco l’adozione di un provvedimento che eviti sanzioni a chi non riesce a pagare entro la scadenza del 16 dicembre per dare modo a tutti i contribuenti di pagare il giusto anche con l’assistenza degli uffici comunali preposti.

Maurizio Priano 



 1o dicembre 2013

 

Exit mobile version