La storia del CAI tortonese è raccontata nel libro “NON SMETTERE DI ESPLORARE” che abbiamo pubblicato proprio in occasione del anniversario, ed è stata un’ importante e dovuta realizzazione per ricordare i 50 anni di vita della Sezione. Non rappresenta una autocelebrazione, bensì un ricordo dei momenti vissuti, che hanno creato la base per comprendere il valore della nostra associazione e lo stimolo per migliorarci e crescere nel futuro.
Per quanto riguarda gli obiettivi sono molti ed ambiziosi e partono da un’idea ed una strategia che ritengo vincenti, quella di lavorare peraprire la montagna a tutti. Per farne assaporare il fascino e conoscere il suo ambiente naturale, a volte dolce a volte selvaggio, ma sempre di unabellezza ineguagliabile e per contribuire a far nascere la passione e l’amore per la montagna. Condurre la gente “normale” e poco esperta a raggiungere traguardi insperati è una grandissima soddisfazione. Quest’anno, grazie ad una giusta e progressiva preparazione e nel rispetto della massima sicurezza, abbiamo portato un gruppo di soci, nuovi a questo tipo di esperienze, fino alla Capanna Regina Margherita, il più alto rifugio d’Europa a 4559 m. sul Monte Rosa. Così facendo stimoliamo e recuperiamo gli escursionisti, quelli che l’estremizzazione degli sport di montagna stava isolando ed escludendo e che invece sono appassionati importantissimi, perché sono la linfa della crescita e del ricambio generazionale.
Un altro importante obiettivo raggiunto è stato quello di aver ristrutturato la palestra di arrampicata che ora è anche omologata. Ci siamo avvalsi dell’esperienza e della capacità della guida alpina di Courmayeur Andrea Plat che ha collaborato a sistemare le vie in modo progressivo dal 3° grado fino al 6°c, riservando un settore al Bouldering con difficoltà fino al 8°+ ed una via per l’allenamento con l’attrezzatura da ghiaccio.
Non possiamo dimenticare che lo scopo del CAI è la montagna in tutte le sue manifestazioni e per noi è importantissima quella della Mountain bike che raccoglie un gruppo numeroso, affiatato e molto tecnico, denominato “Rapporti Extremi”, i cui leader, insieme a quelli di “Al Faruma team”, hanno compiuto spedizioni al limite dell’impossibile, come quelle in Tibet ed in Bolivia e quest’anno si accingono a partire per l’Etiopia.
Molte sono le attività di cui il Club Alpino Italiano si fa carico, per l’esattezza 12, che vanno dall’escursionismo, all’alpinismo, all’arrampicata, alla speleologia, alla mountain bike. Il rischio è che si formino gruppi indipendenti, che dialoghino poco tra loro e perdano il piacere e la ricchezza di appartenere alla stessa famiglia. Ed è proprio per evitare questo inconveniente organizziamo eventi comunidenominati Gite Sociali, con l’obiettivo di coinvolgeretutti, doveognuno può realizzare le proprie passioni , nella pratica dell’ attività che predilige: arrampicata, escursione, mountain bike. L’armonia che si viene a creare tra i gruppi favorisce la comunicazione tra le diverse disciplinee la trasmissione delle esperienze reciproche.
Un ottimo incentivo per promuovere e stimolare la passione per la montagna sono le serate a tema che periodicamente proponiamo ai nostri soci, ma anche a tutti gli appassionati. L’ultima ha riscosso un grande successo e l’argomento trattato è stato il Trofeo Mezzalama. Ospite d’onore Matteo Eydallinche quest’anno il trofeo lo ha vinto. La serata condotta da due presentatori Tortonesi d’eccezione: Luca Baiardi atleta e sci alpinista di alto livello che il Mezzalama lo ha corso diverse volte compreso quest’anno e Massimo Carca, fino all’anno scorso allenatore della nazionale Italiana di sci alpino e da quest’anno responsabile delle discipline tecniche della nazionale maschile Canadese.
Il trofeo Mezzalama è la gara di sci alpinismo più famosa e più dura al mondo, si corre sul filo dei 4000 m per poco più di 4 ore ( i più bravi) con temperature normalmente glaciali. Arrivare al traguardo è già un successo, per vincere non basta essere super uomini ,ma occorre anche spirito di sacrificio, volontà di ferro e tanto, tanto carattere. Questo ha raccontato Matteo, un ragazzo all’apparenza normale, ma dotato di simpatia e vivacità intellettuale inaspettate. Con i suoi racconti e i filmati ha affascinato il folto pubblico che gremiva la sala della Cassa di Risparmio di Tortona, strappando applausi e commenti estremamente positivi.
La neve ha già imbiancato anche le nostre montagne appenniniche e ciaspole e pelli di foca sono già pronte come i nostri programmi per il 2014. Il primo dell’anno, come tradizione, l’appuntamentoè sul monte Ebro per gli auguri di capodanno. Se volete venire a trovarci il giovedì sera, la nostra sede è presso la palestra “Fausto Coppi “a Tortona, dove c’è anche la palestra di arrampicata.
Cai Tortona