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LETTERE IN REDAZIONE: La Politica a Tortona è anche amore per la propria città e va fatta con la gente

Tortona di sera - I“11.12.13…. non mi ricandido”.

Alla fine, la margherita di Berutti aveva 13 petali. Singolare coincidenza, con la data dell’annuncio avvenuto proprio l’11 dicembre 2013. Tuttavia, l’argomento della mia lettera non riguarda l’attuale Primo Cittadino.

La mia missiva trae origine da una considerazione generale di più ampie vedute. Questa vicenda ha fatto emergere, in tutta la sua evidenza, cosa voglia dire, in concreto, saper fare Politica, quella vera, quella con la P maiuscola, anche restando fuori dal Palazzo Comunale.

Il gusto della vera Politica rappresenta, per chi ha superato i 40 anni, un sapore antico e gradevole, che si riconosce subito, pur non assaggiandola più da molto tempo. Per i più giovani, cresciuti nella cosiddetta “Seconda Repubblica”, è un piatto semisconosciuto, di cui si conosce forse il nome, ma poco la ricetta.

Cos’è la vera Politica? E’ quel sottile strumento, scevro di compromesso, l’arte della mediazione lasciando intendere all’avversario che la scelta sia stata sua, quando in realtà la mossa che ha fatto collima esattamente con quello che era l’obbiettivo del vero Politico.

Nella Politica si vince grazie ad una solida strategia, con lungimiranza e capacità, tirandosi fuori dalla mischia di elucubrazioni ragionieristi che piccolo-borghesi legate ai soli numeri. Mantenendo la mente lucida e lo sguardo fermo sull’orizzonte.

Tra politica (spicciola) e Politica (vera) c’è la stessa differenza che esiste tra il gioco della Dama e quello degli Scacchi.

Il primo è un gioco di dominio attraverso la decimazione delle forze dell’avversario. Il secondo, è la quintessenza della più sottile strategia.

Negli ultimi tre anni ho visto una partita a distanza, un match fatto di aperture e di arrocchi, da un lato giocato con la tecnica della Dama, e, dall’altro, con quella degli Scacchi; chi lavorava per la città col sostegno della gente e chi invece meno.

Alla data di oggi, lo scenario è indubbiamente quello di un finale di partita misto, con figure sia leggere che pesanti, e qualunque ne sarà l’epilogo, per ora è stato dato scacco al Re.

Gli aspiranti “giocatori”, sulla scacchiera delle prossime elezioni, dovrebbero tenerne conto. Non di quanto appreso oggi… bensì di “cosa sia”, la vera Politica. Anche se fatta dal “di fuori”.

Annamaria Agosti



 11 dicembre 2013

 

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