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LETTERE IN REDAZIONE: Attacco agli animalisti “Ci si indigna per animali morti, ma non di fronte ai genocidi”

Forse stiamo perdendo il senso delle cose.

Ci indignamo per lepri in mostra nelle macellerie ma restiamo algidi e impassibili di fronte a temi quali i genocidi, gli stermini, le procurate carestie, i maltrattamenti sulle persone, le condizioni di vita di indigenti, dei poveri e degli affamati.

l’immagine che ha fatto scandalo

Leggo questa frase: “vi assicuro che e’ molto piu’ diseducativo x un fanciullo vedere in vetrina una lepre morta a testa in giu’, che far spiegare da persone competenti che e’ ora di smetterla di ridicolizzare un animale ucciso x mano dell’ uomo” e mi chiedo se l’autore della lettera abbia figli, se passi la maggior parte del proprio tempo a spiegar loro l’importanza di non “ridicolizzare” un animale ucciso o se invece si preoccupi dell’importanza di non ridicolizzare una persona, come, per esempio, il proprietario del negozio che ha esposto la merce in vetrina.

Qualcuno si è chiesto chiesto del risvolto negativo di una simile immagine con riferimento alla macelleria che l’ha esposta? Chi ha scritto questo articolo, si è chiesto se il verbo “ridicolizzare” possa davvero essere usato in riferimento agli animali? E se gli animali possono davvero essere ridicolizzati? Un cane che passeggia in si sentirà davvero ridicolizzato o sarà, piuttosto, attirato da una preda che in natura non avrebbe esitato ad uccidere per sfamarsi, ricordando che i cani sono animali carnivori, anche se l’uomo, per il troppo amore, ha finito per cambiare la loro natura, cibandoli con cibi appositamente confezionati per loro ma contenenti scarti anche animali (con l’etichetta che assicura che non sono stati testati sugli animali).

Purtroppo, a tutte queste domande, tendo a darmi una risposta guardando alla poca cura con cui una lettera rivolta ai cittadini tortonesi tutti, è stata scritta. L’utilizzo delle “x” al posto del “per” oltre che delle abbreviazioni accettabili  solamente nella stesura di sms rivolti ad amici intimi, mi portano a pensare che a chi scrive non interessi quasi nulla delle persone cui si rivolge.

E allora, da amante degli animali, mi chiedo se nel tentativo di portare un messaggio più che autorevole quale quello di
amare gli animali e non maltrattarli (cosa che mi pare il minimo da chiedere a una società avanzata) non si rischi di
cadere nel ridicolo lasciando che si pubblichino articoli simili con la conseguenza che tutti gli animalisti verranno
classificati come un insieme di persone che non hanno rispetto di nessuno, tanto meno degli animali che vorrebbero
salvare.
La lettera si conclude auspicando che coloro in futuro prenderanno in mano politicamente le redini di questa citta’
ci aiutino a porre fine a queste immagini fotografiche che nn portano a nessun tipo di evoluzione! Anzi personalmente
penso che siano un degrado storico e che tutti noi che amiamo gli animali vorremmo finisse”
Forse si preferirebbe che anche l’ultima macelleria del centro città chiudesse? Forse ci si auspica che vengano emanate
una serie di regole che limitino quasi totalmente la libertà dei commercianti? Oppure ci si auspica solamente una
ipocrita, che non esponga la merce in vetrina così da non ledere i più sensibili, ma che continui (grazie a Dio) a vendere
carni di lepre, suino, manzo, vitello, etc?. Cosa volete sul serio? Ridicolizzare l’uomo?


Roberta Ricci

1° dicembre 2013

La lettera di Roberta Ricci è sicuramente forte ed apre un problema che meriterebbe sicuramente un dibattito. per quanto ci riguarda specifichiamo solo che abbiamo VOLUTAMENTE lasciato le x e la terminologia usata dalla Lega Antivisisezionista, perché Oggi Cronaca non modifica il testo delle lettere che riceve e così abbiamo fatto anche in questa occasione.

Cogliamo l’occasione per precisare che TUTTE le lettere che vengono pubblicate, anche quelle in cui compare “lettera firmata” sono originali e provengono dai nostri lettori che ci chiedono di mantenere l’anonimato.

E comunque a differenza delle normali lettere cartacee che fino a qualche tempo fa giungevano nelle redazioni dei giornali, in caso di necessità o di problemi , il mittente dell’email è  sempre  rintracciabile dalla Polizia Postale grazie all’indirizzo IP che è impossibile da cancellare.

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