Noi alunni della classe II D della Scuola secondaria di primo grado “G. Mazzini” di S. Giuliano Vecchio mercoledì 13 novembre abbiamo incontrato Aldo Moro, nonno di un nostro compagno: ci ha raccontato momenti della sua infanzia, trascorsa a San Giuliano negli anni della seconda guerra mondiale.
Ascoltare le vicende di chi ha dovuto ogni giorno affrontare le difficoltà della guerra per sopravvivere, ci ha molto colpito e commosso. Il signor Moro ha narrato diversi episodi del conflitto mondiale, osservati dal nostro piccolo paese, in cui la grande storia per un momento si è affacciata: attraverso le sue parole abbiamo intravisto così nelle strade che percorriamo ogni giorno una traccia di quegli eventi che studiamo sui nostri libri di testo.
Tra i ricordi che più ci hanno colpito è il racconto del passaggio delle truppe di occupazione. Il signor Moro ricorda infatti di aver assistito da piccolo al passaggio di un contingente tedesco, che da Tortona raggiungeva Alessandria; dopo essersi nascosto in un fosso, il ragazzino era rimasto a guardare timoroso il passaggio dei soldati pronti a far fuoco. Tornato a casa attraverso i campi, spaventato non era riuscito nemmeno a raccontare alla madre cosa gli fosse capitato.
Il nonno ha rievocato momenti della vita quotidiana durante la guerra, ricordando la difficoltà di procurarsi i viveri di prima necessità; ha inoltre descritto il sistema di razionamento dei viveri stessi e ha parlato delle tessere annonarie.
Abbiamo capito che ogni guerra è un’ingiustizia perché i primi a pagarla sono le persone indifese e i poveri; sono loro infatti a vedersi privati dei beni di prima necessità, ma soprattutto di quella libertà che deve essere garantita a tutti: non è un valore generico, ma la possibilità di stare con gli altri, di parlare, di agire senza condizionamenti e senza paura.
Abbiamo fatto un confronto con il mondo in cui viviamo, notando che la vita negli anni di guerra era molto più dura e difficile di quella che oggi viviamo: si faceva addirittura fatica a mangiare e chi aveva fame si accontentava di un pezzo di pane; oggi noi abbiamo tutto e nulla riesce più ad accontentarci.
Classe II D – Scuola secondaria di I grado “Giuseppe Mazzini” S. Giuliano Vecchio
1° dicembre 2013