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La Guardia di Finanza in tutta la provincia negli ultimi mesi ha sequestrato ben 791 banconote false

soldi - ILa crisi ha fatto ritornare in auge i falsari: L’attività di salvaguardia della fede pubblica, relativa al comparto della “sicurezza nella circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento”, a tutela dei consumatori e delle famiglie in genere, eseguita dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Alessandria, ha riguardato il sequestro di un ingente quantitativo di banconote false.

Le Fiamme gialle, infatti, negli ultimi mesi hanno posto sotto sequestro 791 banconote contraffatte di diverso taglio (dai 10 fino ai 200 euro), con predominanza di quelle da 20 e 50 euro.

Le banconote, per un controvalore pari a circa 36 mila euro, utilizzate su tutto il territorio provinciale, sono state riconosciute false dalla Commissione Tecnica istituita presso l’Amministrazione Centrale della Banca d’Italia.

I metodi di contraffazione scoperti evidenziano il ricorso a sofisticate strumentazioni che garantiscono la produzione di banconote false di ottima fattura.

I reati, al momento riconducibili ad ignoti, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria.

E’ da ricordare le quattro regole fondamentali per scoprire gli euro falsi: toccare, guardare, muovere, controllare.

Innanzitutto, la stampa a rilievo è facilmente percepibile al tatto; inoltre, tenendo la banconota controluce è possibile vedere “recto-verso” la filigrana, il filo di sicurezza.

Muovendo le banconote, i simboli presenti sui fogli cambieranno colore e sarà visibile una striscia iridescente; sui tagli grandi, poi, è possibile osservare alternativamente le cifre indicanti il valore nominale, il motivo architettonico riprodotto sul biglietto o il simbolo dell’euro. Infine, mediante l’uso di una lente d’ingrandimento è possibile notare delle sottili iscrizioni, che devono risultare nitide e non sfocate. Osservando le banconote genuine alla luce ultravioletta è possibile verificare la non fluorescenza della carta e la presenza di fibre luminescenti.

 9 dicembre 2013

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