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In 46 Comuni della provincia potrebbe essere pagata la seconda rata dell’ Imu sulla prima casa. L'elenco completo


Tanti abitanti della provincia di Alessandria potrebbero essere costretti a pagare parte della seconda rata dell’Imu sulla prima casa se il governo Letta non troverà i 200 milioni necessari a cancellare la tassa del tutto.

La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 281 del 30 novembre 2013 del decreto-legge 30 novembre 2013 n. 133 con il quale viene abolito il versamento della seconda rata Imu per l’abitazione principale, i terreni agricoli condotti direttamente ed i fabbricati rurali, infatti, non ha risolto il problema dell’ imu.

Infatti, sono 46 su 190 i comuni della provincia di Alessandria che con ogni probabiltà batteranno cassa ai contribuenti.

Si tratta di tutti quei Comuni che hanno deliberato una aliquota superiore a quella base del 4 per mille. All’origine della ‘beffa’ c’è il problema del trasferimento dei fondi agli enti locali in questo periodo di crisi per le casse pubbliche. Lo Stato si sarebbe impegnato a coprire il mancato gettito nella misura del 60%; il restante 40% sarà a carico dei Comuni e cioè dei cittadini.

Il termine per il pagamento è fissato al 16 gennaio 2014 (solo per la prima casa, però, perché per gli altri immobili resta valida la scadenza del 16 dicembre 2013).

Secondo alcune stime effettuatedalla Camera di Commercio di Mestre milioni di italiani saranno costretti a pagare tra i 71 ed i 104 euro in più, oltre alle possibili richieste originate dalla nuova Iuc, l’Imposta Unica Comunale introdotta con la legge di stabilità 2014, già approvata dal Senato ed in attesa della ratifica alla Camera.

Anche chi non ha mai pagato l’Imu potrebbe essere costretto a versare il residuo della seconda rata entro il 16 gennaio 2014.

È il caso dei tanti contribuenti (cinque milioni in tutta Italia) che vivono in case di valore catastale medio-basso. Per loro, la detrazione fissa di 200 euro (e quella di 50 euro per ogni figlio convivente) era sufficiente ad azzerare l’imposta ad aliquota standard, ma non quella ad aliquota maggiorata.

Si spiega su Il Sole 24Ore: “Un appartamento da 50mila euro (secondo il Fisco, naturalmente) non paga nulla al 4 per mille (l’Imu ‘lorda’ sarebbe 200 euro, pari quindi alla detrazione fissa), ma dovrebbe versare 100 euro con l’aliquota al 6 per mille: di questi, 40 euro rimangono da pagare al contribuente, mentre gli altri 60 sono coperti dallo Stato”.

Per sapere quanto dovrà sborsare, il contribuente dovrà calcolare l’Imu dovuta facendo riferimento prima all’aliquota maggiorata in vigore nel Comune e poi facendo riferimento all’aliquota standard del 4 per mille, sempre applicando i benefici concessi (200 euro di detrazione base, a cui si sommano 50 euro per ogni figlio convivente con meno di 26 anni). Dopo aver determinato la differenza fra i due importi, basterà calcolare il 40% della stessa differenza per conoscere l’importo da pagare.

Qui sotto, si riporta un primo elenco di Comuni della provincia di Alessandria dove sarà necessario versare la seconda rata Imu; la lista è stata pubblicata da Il Sole 24Ore. Il numero a fianco di ogni Comune indica l’aliquota deisa per la prima casa.

Acqui Terme 5,9

Albera Ligure 5

Alessandria 6

Alfiano Natta 5

Alice Bel Colle 4,5

Alluvioni Cambiò 5

Borghetto di Borbera 5

Bosio 4,8

Cantalupo Ligure 5

Carezzano 4,5

Carpeneto 4,8

Carrega Ligure 5

Castellar Guidobono 5

Castelletto Monferrato 5

Castelnuovo Bormida 4,2

Conzano 5

Cremolino 4,8

Cuccaro Monferrato 6

Fraconalto 5

Francavilla Bisio 4,5

Frassineto Po 5

Fresonara 5

Garbagna 5

Giarole 5

Lu 4,5

Maranzana 4,5

Mirabello Monferrato 5

Moncestino 5

Montaldo Bormida 5

Montegioco 5

Novi Ligure 6

Occimiano 5

Ovada 5,5

Rivalta Bormida 4,5

Rivarone 4,5

San Sebastiano Curone 5,5

Strevi 5,5

Tassarolo 5,5

Terruggia 4,5

Terzo 5

Ticineto 5

Tortona 6

Trisobbio 5

Valenza 5,5

Villalvernia 4,5

Villaromagnano 4,6

 3 dicembre 2013

 

 

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