Il film è di Woody Allen e già questo la dice lunga sulla tipologia dell’opera che andiamo a vedere, ma stavolta il regista americano nello scrivere la sceneggiatura è molto meno surreale che in altri film.
La trama infatti è tutta incentrata su una donna (Cate Blanchett) che da ricca sfondata cade in disgrazia e diventa improvvisamente povera.
L’argomento potrebbe essere trattato in mille modi, ma Woody Allen lo incentra tutto esclusivamente sulle emozioni e sulla personalità della protagonista che, alla luce di quello che le è successo, molto normale non la è più.
La 44enne attrice australiana Cate Blanchett (Hanna, Robin Hood, Benjamin Button, Elizabeth, Babel e molti altri) è semplicemente strepitosa nell’interpretare la parte.
Oltre all’espressività degli sguardi è incredibile come la donna riesca ad interpretare perfettamente le emozioni della protagonista ed alternare momenti di allegria, rabbia, riflessioni, ad altri di puro isolamento vicino alla pazzia.
Un’interpretazione eccezionale quella della Blanchett di rara intensità, forse la migliore di tutta la sua carriera che da sola vale il prezzo del biglietto.
E d’altro canto la trama e tutto il “contorno” del film non è eccezionale.
Certo si vede la mano di Woody Allen nella rappresentazione dei personaggi che ruotano attorno a Jasmine, con il “solito”Alec Baldwin che il regista predilige assai e che abbiamo già visto nel precedente film “To Rome Whit Love” oppure nei tratti della sorella di Jasmine, completamente diversa dalla protagonista o dal ragazzo di lei.
Personaggi molto originali com’è nella consuetudine di Woody Allen dove il “normale” non esiste, anche se per certi versi rispetto a recenti film del regista questi alla “normalità” si avvicinano più di altri.
Dopo due omaggi a città come Parigi e Roma Allen torna in America e sceglie la città di San Francisco come scenografia ideale del film dando il giusto rilievo ad una delle città sicuramente più originale della California e degli States.
Qui però non si tratta di uno omaggio alla città come i due precedenti film, perché anche le immagini del Golden Gate, e della famosa baia, fanno solo da contorno alla storia e alla personalità della protagonista sulla quale ruota tutto il film.
17 dicembre 2013