L’assessore Federico Riboldi
«La piccola società del cuore del Monferrato, storica roccaforte tra i fortilizi lombardi e i regni piemontesi, riuscì in un’impresa unica e irripetibile: essere la sola squadra di una cittadina non capoluogo di provincia a fregiarsi della conquista di un titolo, in un campionato formato da tutte le migliori squadre della penisola nell’anno di grazia 1914».
Con queste parole si apre il capitolo dedicato al Casale Calcio nel libro di Luca Rolandi dal titolo Quando vinceva il quadrilatero, storia degli anni d’oro del calcio della provincia piemontese. Un’opera che ripercorre le imprese del Casale, della Pro Vercelli, dell’Alessandria, del Novara e della Novese.
Un libro scritto con dovizia di particolri e aneddoti e che lo stesso Rolandi presenterà venerdì 6 dicembre alle ore 17,30 nella Sala consiliare del Comune di Casale Moneferrato.
«Ripercorrere le imprese del calcio piemontese di inizio Novecento è un vero piacere – ha sottolineato l’assessore allo Sport, Federico Riboldi -, soprattutto attraverso le pagine di Luca Rolandi, perché, partita dopo partita, si arriva al gran finale: lo scudetto del 1914. E sarà proprio la presentazione del libro ad annunciare ufficialmente la nascita del Comitato Organizzatore del Centenario dello Scudetto Casale calcio 1914-2014».
Centottanta pagine per ripercorrere le vicende delle formazioni che hanno scritto pagine indelebili nella storia del calcio italiano, ma che non devono far cadere nella nostalgia, perché, come si legge nell’introduzione di Luca Ubaldeschi: «C’è un errore che bisogna assolutamente evitare durante la lettura di Quando vinceva il Quadrilatero: non si deve finire nella trappola della nostalgia, farsi schiacciare dalla dittatura del rimpianto. Pensare a quando Alessandria, Casale, Novara e Pro Vercelli erano le squadre dominatrici del calcio tricolore e cedere alla tentazione di fare un paragone con l’attualità sarebbe sbagliato e ingiusto».
Quindi un libro da leggere per quello che è: un racconto storico e attento di quello che avvenne a inizio Novecento nella provincia piemontese e più precisamente a Casale, Vercelli, Novara, Alessandria e Novi Ligure.
5 dicembre 2013
