Lo ha fatto lunedì pomeriggio quando il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità una mozione proposta dal presidente Giovanni Barosini nella quale si chiede di convocare Comune, Provincia, Regione, Fondazione CRAL e Finpiemonte che a suo tempo avevano aderito al “Comitato per la Valorizzazione della Cittadella di Alessandria” nonché coinvolgere in modo formale e sostanziale anche una rappresentanza qualificata di tutte le istituzioni e associazioni culturali affinché tutti possano mobilitarsi in difesa della Cittadella.
In particolare per sostenere formalmente la promozione della candidatura del Sito storico-militare della Cittadella, del campo trincerato di Alessandria e della Battaglia di Marengo presso la Lista del Patrimonio mondiale UNESCO, nonché presso altre analoghe liste o registri internazionali ed europei.
La mozione suggerisce anche di avviare formali contatti con le Città gemelle di Alessandria e con altre importanti realtà italiane ed europee caratterizzate da grandi sistemi di fortificazioni (come ad es. Palmanova, Grenoble e Besançon, Namur, ecc) ai fini della creazione della rete di partners indispensabile per l’avvio di uno o più progetti europei finalizzati a ottenere co-finanziamenti comunitari, a valere sui fondi statali, regionali e privati utili per l’avvio dei lavori di recupero e valorizzazione.
“Il documento – dice Barosini – vuole formalmente compattare le istituzioni locali, nonchè le varie associazioni per poter agire, finalmente, con autorevolezza e concretezza, rapportandosi col Demanio, col Governo centrale ed anche e soprattutto con l’Europa ( per reperire finanziamenti ad hoc ). Doveroso segnalare che nella discussione in aula sono stati alquanto preziosi i contributi dei colleghi Ferraris e Fabbio e che si tratta di un passo importante. Ora la mozione verrà discussa, ed auspico approvata, anche nel Consiglio comunale di Alessandria (sottolineo che è stata elaborata anche dal collega-esperto Maurizio Sciaudone).”
IL TESTO DELLA MOZIONE
Valorizzazione del sito storico-militare della Cittadella, del campo trincerato di Alessandria e della Battaglia di Marengo (1800): istituzione di un nuovo tavolo di coordinamento e ripresa dell’attività del Comitato
visto l’esito dell’interpellanza urgente presentata alla Camera dei Deputati dall’on. Renato Balduzzi e altri (n. 2/00194), discussa in Aula il 20 settembre scorso, da cui è risultato che il Ministero dei Beni Culturali “ritiene pienamente condivisibile ed auspicabile l’opportunità di un esteso accordo istituzionale a sostegno di un complessivo progetto di recupero” sul presupposto che occorra “procedere a nuove valutazioni, d’intesa tra l’Agenzia del demanio e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e con il coinvolgimento degli enti territoriali interessati, per individuare forme di gestione del bene che non potranno prescindere dalle caratteristiche del compendio” oltre che per “individuare un percorso condiviso utile a provvedere alla valorizzazione del complesso stesso”;
considerato che anche in tutti i successivi passaggi istituzionali – in occasione della riunione convocata presso l’Agenzia del Demanio di Torino, dell’incontro tra la Commissione consiliare e le associazioni, ed in ultimo della discussione in Aula alla Camera dei Deputati in data 8/11 dell’ulteriore interpellanza urgente dell’on. Balduzzi (n. 2/00271) – è emersa la necessità di individuare sedi istituzionali e tavoli operativi in grado di garantire il coordinamento, la coesione e la leale collaborazione tra tutti i soggetti pubblici statali, locali e tutti gli esponenti qualificati della società civile; lo stesso MEF, nel rispondere all’interpellanza ha ricordato che si sono già svolti “incontri” informali con alcuni dei soggetti interessati (in particolare Comune, Provincia, Regione, Soprintendenza e FAI), e che proprio nel senso della promozione di “intese e accordi procedimentali” andavano già le iniziative avviate dal 2008 con la sottoscrizione dell’accordo di programma con il Comune, che però non aveva trovato attuazione, il che tuttavia non esclude “la possibilità di formalizzare ulteriori forme di collaborazione istituzionale”, incluso il PUVaT (proposto dall’on. Balduzzi) trattandosi proprio di uno strumento “ispirato ai principi di cooperazione istituzionale e copianificazione”.
rilevato che già in passato lo stesso MiBAC (nel 1999 e nel 2003), il Ministero della Difesa (1998) e la stessa Agenzia del Demanio (2002) avevano più volte formalizzato analoghe proposte; così pure la Regione Piemonte, nella DGR n. 86/2006, faceva riferimento all’opportunità di “coordinare gli interventi evitando sovrapposizioni” mediante “strumenti di coordinamento tra enti locali (e fondazioni bancarie)”.
considerato che anche la Provincia e il Comune di Alessandria, nell’adottare atti preliminari di indirizzo sul tema, rispettivamente con DCP n. 109/1997 e DCC n. 378/2007 e successive delibere di attuazione, avevano fatto in varie occasioni riferimento alla necessità di intese operative, gruppi di lavoro, tavoli tecnici o comitati di coordinamento; proprio in quest’ottica, ai fini dell’avvio della progettazione degli interventi di valorizzazione, nel 1997 era stato istituito – ed ha operato fino al 2006 – un Comitato per la Valorizzazione della Cittadella, composto da Comune e Provincia di Alessandria, Regione Piemonte con la sua società Finpiemonte e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria;
evidenziando che tale Comitato, tuttora attivo con archivio e sede legale presso Palazzo Guasco, ha sempre operato d’intesa e in stretta collaborazione con la Prefettura, gli uffici regionali del MiBAC, l’Esercito e l’Agenzia del Demanio;
ricordando che proprio grazie a questo sforzo di collaborazione la Cittadella di Alessandria era stata inserita sin dal 2006 – sulla base di una proposta istruita nel 1999 dalla Provincia e poi condivisa da Comune, Regione e Ministero per i Beni culturali – nella “tentative list” italiana presso l’UNESCO, ai fini di una possibile candidatura alla Lista del Patrimonio dell’Umanità ai sensi della Convenzione di Parigi del 1972; proprio in occasione del recente dibattito alla Camera, il Ministero – nel dare finalmente atto della paternità e della rilevanza di tale iniziativa – ha sottolineato che “l’auspicabile procedere dell’iter, tuttavia, richiederebbe la definizione di obiettivi di conservazione e di modalità di gestione, che potrebbero essere agevolmente definiti nel quadro dell’accordo istituzionale” in oggetto;
rilevato inoltre che è comune opinione degli esperti che Marengo è stato un evento fondamentale per la storia non solo nazionale ma europea, e quindi candidabile all’inserimento nel patrimonio comune europeo (c.d. “Eredità dell’Europa”) ai sensi della Convenzione di Faro del 2005, e quindi nei connessi programmi dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa finalizzati a creare sistemi, circuiti e itinerari turistico-culturali e paesaggistici;
constatato infine che nel corso dei recenti colloqui con l’Agenzia del Demanio e con autorevoli rappresentanti ed esperti del Parlamento Europeo, è ancora una volta emersa la pressante richiesta di istituire nuovamente un tavolo comune di lavoro, individuando altresì un solo soggetto giuridico e operativo, in grado di agire in nome e per conto di tutte le istituzioni locali:
con la presente mozione il Consiglio Provinciale
IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE
Affinché, senza indugio, proceda
1) a riconvocare con urgenza una riunione di tutti gli Enti (Comune, Provincia, Regione, Fondazione CRAL e Finpiemonte) che a suo tempo avevano aderito al “Comitato per la Valorizzazione della Cittadella di Alessandria”, alla presenza del Prefetto e dei Parlamentari, anche europei, del territorio, al fine di concordare la sollecita ripresa delle attività operative – a partire dalla nomina di nuovi rappresentanti di ciascun Ente e quindi di un nuovo Presidente – del Comitato stesso;
2) a coinvolgere in modo formale e sostanziale in tale Comitato anche una rappresentanza qualificata di tutte le istituzioni e associazioni culturali, comprese quelle di categoria, presenti e attive sul territorio ai fini della tutela della Cittadella, intesa come “bene pubblico”;
3) a sostenere formalmente la promozione della candidatura del Sito storico-militare della Cittadella, del campo trincerato di Alessandria e della Battaglia di Marengo presso la Lista del Patrimonio mondiale UNESCO, nonché presso altre analoghe liste o registri internazionali ed europei;
4) ad avviare formali contatti con le Città gemelle di Alessandria e con altre importanti realtà italiane ed europee caratterizzate da grandi sistemi di fortificazioni (come ad es. Palmanova, Grenoble e Besançon, Namur, ecc) ai fini della creazione della rete di partners indispensabile per l’avvio di uno o più progetti europei finalizzati a ottenere co-finanziamenti comunitari, a valere sui fondi statali, regionali e privati utili per l’avvio dei lavori di recupero e valorizzazione.
17 dicembre 2013