Il Comune di Alessandria è sicuro e non effettuerà alcuna modifica Bilancio Stabilmente riequilibrato approvato nelle scorse settimane.
Lo afferma una nota del Comune diffusa giovedì mattina.
“Con riferimento alla comunicazione del Ministero dell’Interno in data 21 novembre relativa all’Ipotesi di Bilancio Stabilmente Riequilibrato, approvato dal Consiglio Comunale in data 15 ottobre – si legge nella nota – l’Amministrazione comunale intende mantenere fermo quanto già deliberato, richiedere il parere della Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti Locali sull’ipotesi approvata e non avvalersi della normativa che prevede delle modifiche.”
La decisione del Comune è presa sulla base del fatto che la previsione a Bilancio del credito dell’Ente conseguente all’insinuazione alla massa passiva del dissesto, opportunamente svalutata, è stata riconosciuta dall’Organismo Straordinario di Liquidazione e dichiarata legittima dallo stesso Ministero, ancorché straordinaria e sottoposta a stretti vincoli di copertura per spese non ricorrenti;
“L’attuale fase nazionale di riforma delle principali entrate tributarie comunali (IMU e TARES in IUC) inoltre – si legge ancora nella nota – rende difficile, oggi, ogni ulteriore previsione di equilibrio finanziario per l’esercizio 2014 determinando la stesura di un bilancio di previsione del tutto precario e poco significativo in ordine all’effettivo rispetto degli equilibri finanziari dell’ente (si ricorda che per tutti gli enti locali i termini di redazione dei bilanci di previsione sono negli ultimi anni slittati fino al 30 novembre dell’anno stesso).”
Secondo il Comune inoltre le indicazioni di risultato provvisorio dell’esercizio 2012 indicano evidenti segnali di miglioramento rispetto alle previsioni iniziali che permettono di considerare maggiormente stabile l’equilibrio del biennio 2012 e 2013.
“Siamo convinti dell’impostazione che abbiamo dato al nostro bilancio- dice il Sindaco Rita Rossa – ed abbiamo intenzione di mantenerlo tale, senza avvalerci della possibilità di effettuare il riequilibrio in tre anni come consentirebbero le nuove norme, anche alla luce del clima di incertezza determinato dalla poca chiarezza sul gettito IMU. Non lo ritiriamo, dunque, ma convinti delle scelte che abbiamo effettuato, condivise dalla Giunta e dai capigruppo di maggioranza, lo manteniamo fermo in attesa del parere della commissione di valutazione governativa”.