Stefano Giaccone

Stefano Giaccone

Domenica 8 dicembre, alle ore 21.00 (ingresso libero), nella sala di Santa Maria (via Barone, 3 – che è la strada che fiancheggia il Duomo di Acqui -), andrà in scena “Un altro raccolto”, recital di canzoni e letture di Stefano Giaccone. Durante il recital, come si evince dal titolo tratto dalle parole di papà Alcide, ci sarà anche un momento dedicato alla figura dei Fratelli Cervi. Insieme a Stefano sul palco di Santa Maria si esibirà anche Paolo E. Archetti Maestri, cantate e chitarrista degli Yo Yo Mundi.

Stefano Giaccone (ex Franti, Kina, Orsi Lucille), torna ad Acqui dopo un po’ di anni, ma sono ancora vivi nella memoria di molti acquesi i suoi concerti al Camarillo di Piazza Bollente. L’A.N.P.I – la sezione di Acqui e quella Provinciale – e TILT hanno voluto organizzare questo evento sia per omaggiare la figura dei Fratelli Cervi nei giorni del 70° anniversario del loro assassinio da parte dei fascisti (e dopo la premiazione di un libro alquanto discutibile al Premio Acqui Storia) e sia per dare continuità ad una attività costante di diffusione della cultura atta ad avvicinare i nostri concittadini – soprattutto quelli più giovani -, ad autori che difficilmente potrebbero esibirsi nella nostra città.

Stefano Giaccone, musicista, autore di canzoni e testi teatrali, nato negli Stati Uniti nel 1959 si trasferisce a Torino nel 1966. Nel 1982 i fonda i Franti, gruppo seminale per la scena rock indipendente (con loro pubblica quattro album e alcune compilation – “Tape A\B”, “Luna Nera”, “Franti/Contrazione”, “Il giardino delle quindici pietre”, “Non classificato” -), dopo lo scioglimento del gruppo avvenuto nel 1987, si susseguono e si affiancano nuovi progetti musicali di cui fa parte con ex membri dei Franti (tra questi ricordiamo la cantante e autrice Lalli), quali Environs, Orsi Lucille e inizia la collaborazione con il gruppo punk dei Kina. Nel 1996 collabora con il gruppo O Zoo No per lo spettacolo Han Shan dedicato a Jack Kerouac, l’anno seguente per Teatridithalia compone le musiche e va in scena al Teatro dell’Elfo di Milano con lo spettacolo “Addio papà respiro” di Ferdinando Bruni dedicato ad Allen Ginsberg. Pubblica nel 1997 il primo album solista “Le stesse cose ritornano” con lo pseudonimo di Tony Buddenbrook. Dopo due EP nel 2003 ritorna con “Tutto quello che vediamo è qualcos’altro”, album di viaggi e ricerca interiore. Assieme a Mario Congiu pubblica nel 2004 “Una canzone senza finale”.

Nel 2006 pubblica l’album “Tras os montes”, registrato tra il Galles e l’Italia assieme a Dylan Fowler fortemente legato alla tradizione dei folksinger americani. Nel 2007 ispirandosi alla canzone d’autore e al melodramma pubblica l’album “Come un fiore”. Nel 2009 con il commediografo inglese Peter Brett pubblica il disco sperimentale “Viper Songs” , nel 2010 nuovo disco da solista dal titolo “Il giardino dell’ossigeno”. In questi ultimi mesi del 2013 è in tour con lo spettacolo teatrale e musicale “Occhio folle, occhio lucido” ispirato al Diario di Guido Seborga (intellettuale – scrittore, poeta, pittore -, antifascista e libertario). Il suo prossimo lavoro, ancora in fase di scrittura, sarà dedicato ai Fratelli Cervi.

7 dicembre 2013