Francesca Cioccariello, Martina Albanese, Laura Tomic con Paolo Barilla

Francesca Cioccariello, Martina Albanese, Laura Tomic con Paolo Barilla

“Bodoni. Il segno italiano. Moderno per tradizione.” Questo il titolo del Convegno, organizzato dall’Osservatorio Giovani Editori, all’interno delle attività del Quotidiano in classe, che si è tenuto a Parma nella prestigiosa sede del Teatro Regio.

Le celebrazioni del bicentenario della morte di Bodoni, “principe” degli stampatori, elegante, misurato, creativo nell’invenzione di una grafica tuttora prototipo del brand di eccellenza italiano nel mondo, hanno coinvolto cinque allievi dell’Istituto Marconi, Laura Tomic, Luca Guaraglia, Marco Sisinni. Martina Albanese, Francesca Cioccariello.

Questi ragazzi si sono distinti nell’impegno e nella partecipazione al progetto didattico “Crescere tra l righe”, che vuole promuovere lo sviluppo del senso critico e i valori della cittadinanza, attraverso la lettura dei quotidiani, in formato cartaceo o digitale, che il Marconi da anni porta avanti.

Ospiti d’onore a Parma sono stati Paolo Barilla, Marta Bernstein,Type and graphic designer, Marcus Braucli, vicepresidente del Washington Post, Ferruccio De Bortoli, Direttore Corriere Sera, Luigi Gubitosi, Direttore Generale RAI. I ragazzi in sala, di Tortona, ma anche di Torino, Milano, Gorizia, Saluzzo e, ovviamente, di Parma, attentissimi ed emozionati, sono stati chiamati a svolgere un ruolo di interlocutori attivi : hanno fatto ai relatori moltissime domande. Si è parlato di Bodoni, della geniale creatività e della intraprendenza di un designer di font senza tempo. È stato affrontato il problema della complementarietà dei media, della importanza della informazione, digitale o cartacea, non importa, purchè di qualità, di esigenze di radicale riforma della TV generalista, per valorizzare la sua funzione formativa. Si è discusso dell’eccellenza del design italiano, che ha le sue origini nella grande tradizione culturale visiva italiana, che anche Bodoni rappresenta, così come è stato efficacemente rilevato lo spazio che a tutt’oggi occupa nel mondo il Made in Italy, anche nel campo agroalimentare.

Dal parterre di prim’ordine, riunito al Regio, è giunto, soprattutto, un invito, rivolto ai giovani, a coltivare, in concreto, l’orgoglio di essere italiani. Efficacissime, in questo senso, le parole del grande designer Vignelli, in collegamento da New York e intervistato da Maurizio Molinari:” Coltivare la visione del mondo, il coraggio, la determinazione, la curiosità”.