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TORTONA: Si va verso l’approvazione del nuovo impianto di trattamento rifiuti. Via vai di camion alla periferia della città


Tutti favorevoli tranne il Comune di Tortona: questo l’esito della conferenza dei servizi per il biodigestore che si è svolta giovedì pomeriggio in Provincia.

Stiamo parlando dell’impianto di trattamento rifiuti che la società Ladurner di Bolzano vuole realizzare nell’area della ex piattaforma di fanghi sulla strada provinciale per Castelnuovo Scrivia alla periferia della città.

I pareri tecnici di Asl, Arpa, Provincia e gli altri enti, tutti positivi, potrebbero pesare non poco sulla decisione finale. Solo il Comune di Tortona, infatti, ha espresso parere non favorevole al biodigestore per la possibile dispersione di sostanze maleodoranti verso l’esterno, anche se l’Arpa attesta tecnicamente che i presìdi messi in atto dovrebbero garantire da emissioni odorose.

Le problematiche di natura urbanistica invece sono state superate dalla Ladurner apportando integrazioni al progetto.

Il Comune di Pontecurone, che non era stato invitato alla conferenza dei servizi, ha chiesto di poter esprimere il proprio parere e la Provincia ha dato all’ente 20 giorni di tempo per presentarlo, dopo di che, nel giro di 10-15 giorni, esaminati tutti i pareri formulati, si procederà alla valutazione finale e si avrà la deliberazione della giunta provinciale.

Se il biodigestore verrà realizzato appare scontato che a Tortona arriveranno rifiuti organici provenienti da ogni dove: un via vai di camion che al momento è difficile da quantificare.

Le esigenze di smaltimento dei rifiuti prodotti nel Tortonese, infatti, vengono già ampiamente soddisfatte dell’attuale biodigestore in funzione a Novi Ligure, che raccoglie gli scarti organici provenienti dalle zone di Tortona, Novi Ligure, Acqui e Ovada, ossia circa 10 mila tonnellate all’anno di scarti alimentari e 8 mila di frazione verde.

Per far funzionare il biodigestore della Ladurner che inizialmente prevedeva lo smaltimento di 35 mila tonnellate all’anno di rifiuti, cioè quasi il doppio della portata di quello del Consorzio Tortoense-novese, quindi bisognerebbe fa arrivare tanti rifiuti provenienti da fuori con molti camion che transiterebbero sulle strade tortonesi.

Altra questione poi riguarda l’ambiente: nella memoria di molti tortonesi è ancora presente il ricordo dei problemi che a suo tempo sollevò la Piattaforma fanghi di Tortona che si trovava nell’area i cui dovrebbe sorgere il biodigestore con odori insopportabili che alcuni anni fa misero a dura prove migliaia di tortonesi.

 8 novembre 2013

 

 

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