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TORTONA: Il Distretto sanitario rischia il ridimensionamento. Cristina Ottone solleva il problema

ospedale - IAllarme per il Distretto Sanitario di Tortona che comprende 40 Comuni della zona e che con la nuova riorganizzazione prevista dall’Atto Aziendale dell’Asl rischia di perdere autonomia ed efficienza a causa della nuova Legge regionale del 30 settembre scorso che stabilisce che solo i Distretti con bacino d’utenza superiore ai 70.000 abitanti siano configurati come struttura complessa (Tortona è tra i 5 a Struttura semplice, avendo una popolazione di 62.800 abitanti).

L’argomento è stato discusso in consiglio comunale grazie ad un’interrogazione effettuata dal consigliere Cristina Ottone del Gruppo misto, preoccupata per gli effetti che le nuove norme potrebbero avere in ambito sanitario.

Preoccupazione confermata anche dal Piano Sanitario Regionale che prevede la riconsiderazione delle attuali articolazioni e l’individuazione di aree territoriali più ampie delle attuali con evidente penalizzazione del Distretto Tortonese.

Con la nuova organizzazione in provincia di Alessandria ci saranno solo due Distretti sanitari “complessi” (Alessandria e Casale) mentre tutti gli altri saranno configurati come Struttura Semplice, a valenza dipartimentale.

Il distretto sanitario è quell’organismo che si occupa di tutti i servizi presenti su un determinato territorio e delle relative politiche sanitarie; è evidente quindi che trattandosi di struttura semplice i mezzi a disposizione per programmare le politiche sanitarie non potranno essere gli stessi che a disposizione di una struttura complessa. Per questo motivo il sindaco Massimo Berutti, rispondendo all’interrogazione di Cristina Ottone ha suggerito alcune soluzioni per salvaguardare il Distretto sanitario di Tortona come quello di chiedere, indipendentemente dalla configurazione in struttura complessa o struttura semplice, che il Distretto sia effettivamente (e non solo sulla carta) dotato dalla Direzione ASL:di autonomia tecnico gestionale e economico-finanziaria; di una contabilità separata all’interno del bilancio aziendale con specifico riferimento al sistema budgetario; di risorse adeguate ed assegnate (non come avviene adesso in relazione alla spesa storica) ma con riferimento a specifici parametri e criteri , quali la popolazione, il numero di anziani superiore a 65 anni, la conformazione del territorio, l’analisi della salute della popolazione in rapporto a determinate patologie presenti, e molti altri.

La sensazione emersa in consiglio è che dopo la battaglia (in parte persa) per salvaguardare l’ospedale, bisognerà ingaggiarne un’altra per salvare il Distretto sanitario di Tortona da un possibile depauperamento delle risorse.

 29 novembre 2013

 

 

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