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Terzo trimestre 2013: la produzione industriale segna +0,8%

operai - ISegnali positivi dall’indutria, in provincia che torna in positivo dopo un anno e mezzo di negatività. Meglio di Piemonte e Italia, e trend in salita. Bene gioielleria e industrie alimentari. In sofferenza la piccola industria.

L’indice della produzione industriale nel terzo trimestre 2013 registra +0,8% rispetto al terzo trimestre 2012, un dato positivo dopo un anno e mezzo di negatività.

Il dato è migliore della media piemontese (+0,6%) e nazionale (-3,9%), e prosegue la lieve ripresa ini-ziata nel terzo trimestre 2012, punto più basso della produzione industriale provinciale, piemontese e nazionale.

Questa è la sintesi di quanto emerge dai dati ISTAT e dalla 168ª indagine congiunturale sull’industria manifatturiera realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici Studi delle Camere di Commercio piemontesi. La rilevazione ha coinvolto 166 imprese industriali della provincia, per un numero complessivo di 6.859 addetti e un fatturato complessivo di quasi 2 miliardi di euro (€ 1.956.471.369).

“Finalmente un segnale di ripresa, un dato positivo dopo un anno e mezzo di negatività”, commenta Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria. Siamo in linea con la media piemontese, e anche lievemente sopra. Mi preoccupa tuttavia l’andamento della congiuntura in-dustriale in Italia, che dopo segnali di risalita verso il positivo ora scende leggermente. Mi auguro ven-gano messe in campo a livello governativo riforme strutturali profonde, perché per prosperare abbiamo bisogno che l’intera economia nazionale si riprenda, che riparta la domanda interna. Per ora non pos-siamo ancora dire che la ripresa è iniziata, anche perché il dato positivo di questo trimestre è raffrontato al terzo trimestre dello scorso anno, che ha segnato il punto più basso nella produzione industriale a livello alessandrino, piemontese e italiano. Prudenza, quindi, e fiducia”.

Buona la performance complessiva della gioielleria (+6,4%). E’ la micro-impresa (0-9 addetti) di gioielleria a sostenere il settore, con un +23,4%, mentre la piccola industria (10-49 addetti) di gioielleria registra -10,8%. E’ questo settore a offrire il dato più negativo e il dato più positivo.

Buono anche il dato delle industrie alimentari (+2,8%), sostenuto al suo interno dalla grande (250 addetti e oltre) industria alimentare (+10,1%).

Specificamente sulla classe dimensionale delle industrie:

La piccola industria (10-49 addetti) ha tutti dati negativi, soprattutto nella gioielleria (-10,8%), con un dato complessivo di -2,7%;

La media industria (50-249 addetti) offre dati quasi tutti positivi (con una media di +1,3%), con una negatività per le “altre industrie manifatturiere”, -2,6%;

La micro-industria (0-9 addetti) affianca al picco della gioielleria (+23,4%) e alla buona perfor-mance delle “altre industrie manifatturiere (+7,7%) due negatività incisive: -6,8% per le industrie metal-meccaniche, -7,1% per le industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche. La me-dia del settore è positiva: +3,2%;

La grande industria offre dati parziali. I dati presenti sono positivi, con una media di +6,9%.

 26 novembre 2013

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