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NOVI LIGURE: Sarah Patelli, neo coordinatrice Giovani Pd parla del futuro e chiede Iniziative per il Centro Storico


Sara Patelli

Mi smonta subito. “Figlia d’arte? Si, da parte di madre, Tiziana Sesenna, perchè lei è una pittrice e fa parte di un Centro d’Arte. Io sono molto vicina all’ambiente artistico, da bambina ho incominciato a dipingere. Da parte di padre invece no. Certo in famiglia ho sentito parlare spesso di politica ma mi sono avvicinata al partito in maniera del tutto autonoma e spontanea”. Chi parla è Sarah Patelli, diciotto anni, studentessa al quinto anno del Liceo Scientifico tradizionale, all’”Amaldi” di Novi. Suo padre è Claudio Patelli, segretario del Nuovo Psi. Da poco è stata designata, “per acclamazione” sottolinea lei, coordinatrice del Gruppo dei Giovani Democratici di Novi. Appuntamento alla sede di Panorama. Alle 11. Lei, puntualissima (“è una mia caratteristica”, sottolinea). Leggero disagio: non ho mai intervistato una ragazza così giovane.


Quando si è avvicinata alla politica? 
Avevo circa 16 anni, ho partecipato al congresso di Stefano Leardi. Il Partito Democratico perchè, negli studi che ho svolto a scuola, ho sviluppato una linea di pensiero che vi si avvicinava. Se mi fossi lasciata coinvolgere da quello che sentivo in casa avrei preso una direzione del tutto diversa.
Come e perchè si è arrivati alla sua designazione?
Stefano ha dovuto lasciare la segreteria dei Giovani Democratici ed è stato chiesto chi era disponibile a subentrarvi. Io ho dato la mia adesione. La mia è stata una scelta consapevole ed accettata da tutto il partito.
Mi sovviene un flash-back: la sala della presentazione dei tre candidati alle primarie del Partito Democratico. Lei, piccola, minuta, che sale sul palco, stringe il microfono e, nervosa ed emozionata, fa il suo intervento. Il suo primo intervento in pubblico. La subissa uno scroscio di applausi.
Quali i punti più importanti del suo programma?
Premetto: quello che farò sarà assieme ai giovani del Partito Democratico che sono sempre attenti e disponibili. Ed i giovani sono mossi esclusivamente dalla passione per la politica. Riguardo ai temi, come donna, tengo in maniera particolare a portare avanti un progetto per quanto riguarda la violenza sul sesso femminile. Inoltre ho molto cari temi come la disabilità sensoriale da realizzare di intesa con la Consulta delle Pari Opportunità. Quindi penso che per rilanciare la città, in particolare il Centro Storico ed il suo commercio, si debbano attuare delle iniziative in grado di attirare delle persone. Giornate a tema, iniziative anche di carattere sportivo, mostre.  Noi giovani intendiamo dare delle idee, far capire all’Amministrazione su che cosa si potrebbe puntare, ben sapendo che il Comune ha poche risorse.
Da coordinatrice dei Giovani Democratici come vede Muliere candidato sindaco del Pd?
Sono molto contenta che abbia vinto Rocchino, credo che sia il punto giusto, il compromesso fra esperienza ed innovazione. Questo è un punto importante in quanto l’innovazione non è data dalla età, da un semplice dato anagrafico. E Rocchino è stato uno dei primi che è venuto da noi giovani, per confrontarsi e vedere quali sono le nostre esigenze. Ritengo che, sia personalmente che politicamente, sia un uomo capace, onesto. Ciò non toglie che anche Moro e Tedeschi siano stati da me molto apprezzati. E non mi aspettavo una affluenza così massiccia di persone alle primarie.
Sono molti i giovani che si avvicinano alla politica? Ed in caso di risposta negativa farete qualcosa per invogliarli?
I giovani che si avvicinano alla politica sono pochi ed in generale in modo ingenuo e non consapevole. Lo fanno perchè sanno quanto la politica sia stata importante nella storia, perchè è sinonimo di realizzazione personale e perchè è grazie alla politica che i cambiamenti avvengono. Ma la maggioranza dei giovani non si pongono neppure il problema, non leggono i giornali, non si interessano. Riguardo alle iniziative per coinvolgerli maggiormente ritengo che sia importante la comunicazione. Penso che in date importanti come il 25 aprile ed il primo maggio i giovani democratici debbano essere presenti con iniziative. Inoltre punto alla realizzazione di un libro, in collaborazione con l’associazione partigiani, nel quale raccogliere le testimonianze di chi ha partecipato alla Resistenza. In questo coinvolgendo i giovani, cercando la loro collaborazione, facendo capire loro l’importanza di questo avvenimento.
A Novi c’è un’altra associazione partitica giovanile, i Giovani Padani: pensa che su qualche singolo tema possa essere possibile una collaborazione?
Credo che possano esserci dei punti di contatto, su singoli temi, e che quindi sia possibile organizzare qualche cosa assieme. Del resto il confronto ed il dialogo sono aspetti fondamentali, non devono essere un ostacolo.
Quanti siete come Giovani Democratici a Novi?
Siamo in ventiquattro. E, comunque, a Novi, ci sono molti più iscritti rispetto agli altri circoli della provincia. Tuttavia si potrebbe fare qualche cosa di più.
Suo padre le ha dato qualche consiglio in questi anni vista la sua esperienza politica?
No, mio padre si è sempre tirato fuori. Non ha saputo niente fino a quando non sono andata a dirgli che mi stavo avvicinando al Partito Democratico. E’ stato comunque contento che mi sia dedicata alla politica e non ha mai criticato la mia scelta. I consigli che mi ha dato sono stati semplicemente quelli di portare avanti le mie idee, senza lasciarmi coinvolgere da fattori esterni.
Cecilia Bergaglio è stata coordinatrice del Partito Democratico, lei è stata eletta segretaria dei giovani del partito: le donne si stanno affermando in politica?
In realtà esistono ancora degli ambiti, la politica e l’imprenditoria, in cui è presente  la concezione che preferibilmente devono essere affrontati dagli uomini. Le donne devono sempre superare dei pregiudizi, facendo più fatica ad emergere.
 Maurizio Priano
7 novembre 2013
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