Si tratta del seguito di Anselmo, il locomotore color pompelmo, il fortunato libro per bambini e ragazzi uscito nel 2011, che vede ancora protagonista il singolare locomotore creato dalla fantasia dello scrittore novese; un locomotore un po’ speciale, capace non solo di muoversi da solo sulle rotaie, ma anche di parlare, ascoltare e soprattutto capire l’animo degli uomini e regolarsi di conseguenza con essi. Anselmo si trova così coinvolto in una nuova serie di storie che spaziano dal fiabesco, all’avventuroso, al poliziesco, accompagnato sempre dai suoi fedeli amici: Galeazzo, il geniale “padre” del locomotore, che al momento della sua costruzione gli ha infuso quello spirito che gli permette di essere molto più di una macchina, il fedele coccodrillo capotreno, lo sceriffo Jones, che si avvale dell’aiuto di Anselmo quando si concede una vacanza sulle favolose ferrovie dell’America.
Il libro, illustrato come il precedente si avvale da Pietro Casarini, intende superare la tradizionale definizione di letteratura per l’infanzia o per ragazzi, rivolgendosi anche agli adulti con una morale della favola morali mai troppo scoperta, se mai sottintesa o soltanto allusa, con una delicatezza che è la cifra essenziale dell’intera raccolta di storie e che è riassumibile in un messaggio: recuperare a qualsiasi età il potere della fantasia, la capacità di essere sempre dentro di noi un po’ bambini e guardare anche a una macchina con un occhio umano e infantile stupore.
28 novembre 2013