L’ultimo appuntamento con DANZARQUATA, giovedì 28 novembre alle ore 21, porterà sul palco del Teatro della Juta “M”, una figura femminile molto discussa e contraddittoria. Rappresentante di un mondo non violento e matriarcale, Medea finì vittima di un mondo patriarcale, fino ad essere privata della sua identità, tanto da diventare il simbolo della donna preda delle sue passioni e carnefice dei suoi stessi figli.
“Una leggenda antica racconta di uno spirito che si nasconde tra le acque di un lago, di un fiume, di un mare…questo spirito si è tramutato in acqua a furia di piangere i suoi figli morti.
Medea attira le persone che nel cuore hanno una grande pena…li fa specchiare nei suoi grandi occhi acquosi, e loro lì trovano la pace….”
Il tempo in cui recitano gli attori è un tempo astratto, intervallato dai suoni dell’acqua prodotti dagli attori stessi che giocano con secchi e bacini. Uno spettacolo “acquatico” in cui l’acqua costituisce l’elemento di purificazione.
In scena 3 attori: un uomo, Giasone, e due donne, M e Merope la regina madre, che ha subito la stessa condanna di Medea: l’abbandono e la solitudine.
I biglietti, solo 5 € l’ingresso, saranno acquistabili mercoledì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 e nel giorno dello spettacolo a partire dalle ore 20, sempre presso la biglietteria del Teatro della Juta
27 novembre 2013