Se non si farà qualcosa, la città, ma soprattutto il quartiere Oasi, rischia di vedersi sommerso da tonnellate di terreno proveniente dagli scavi del Terzo Valico. E’ il cosiddetto “smarino” che secondo gli ambientalisti e a quanto pare, la stessa Arpa, contiene una percentuale molto elevata di amianto, sostanza cancerogena e deleteria per la salute umana.
Gli abitanti del quartiere più popolato della città, però sono all’oscuro di tutto perché nessuno, neppure il Comune li ha informati.
Emerge dai sondaggi che gli attivisti del Comitato No Tav Terzo Valico di Tortona hanno effettuato in questi giorni. Di qui la necessità di informare meglio la popolazione sui possibili pericoli attraverso un’assemblea pubblica organizzata dal Comitato No Tav Terzo Valico per giovedì 31 ottobre, ore 21, presso la sala dell’Hotel Oasi, strada statale per Voghera.
Alla serata sono invitati tutti gli abitanti del quartiere per discutere sulla questione Terzo Valico e sulla Cava della Montemerla perché proprio in quest’ultima il Consorzio incaricato di realizzare il Terzo Valico fa molto affidamento.
Stiamo parlando di una delle discariche più grandi inserite nel Terzo Valico che dovrebbe ospitare 1 milione 629 mila metri cubi di smarino.
L’approvazione del Piano Cave si è “fermata” proprio per le criticità su questa zona, peraltro in area esondabile.
Si tratta di un’area su cui pendono ricorsi per precedenti vicende e perchè la Provincia diede parere negativo ad utilizzarla come discarica, ma l’iter per la realizzazione del Terzo Valico procede incurante delle vicenda anche perché in molti danno per acquisti e certo l’utilizzo della Montemerla.
“I residenti della zona – dice Daniela Cauli del Comitato No Tav Terzo Valico – non sapevano nulla, come stiamo verificando in questi giorni di volantinaggio nel quartiere. Non sapevano di Terzo Valico, danni conseguenti per ambiente e salute, siti a rischio (non c’è solo la Montemerla!).”
Alla riunione di giovedì sarà presente il medico Paolo Toniolo e i membri del Comitato. Già certa l’assenza del Sindaco Massimo Berutti e degli amministratori comunali di Tortona che, come noto, sono tutti a favore della realizzazione del treno superveloce che consentirà di far arrivare all’interporto di Rivalta Scrivia i container provenienti dal porto di Genova 10-15 minuti prima del tempo che ci impiegano ad arrivare con le attuali linee ferroviarie, con indubbi vantaggi per le operazioni di sdoganamento e smistamento delle merci sia in termini economici che di produttività.
30 ottobre 2013