Stiamo parlando dell’arcinota vicenda che – ahimè – da un paio di mesi suscita proteste nei tortonesi che si lamentano che una parte della città è al buio, perché il sindaco Massimo Berutti ha deciso di risparmiare facendo accendere i lampioni dopo e spegnendoli prima. Si tratta dei 3.398 lampioni gestiti dal Comune che deve programmare manualmente l’orario di accensione e spegnimento mentre non sussiste problema per gli altri 2.425 lampioni gestiti da una società provata che si accendono e si spengono automaticamente grazie ad appositi sensori.
Per risparmiare il sindaco aveva posticipato l’accensione ed anticipato lo spegnimento col risultato che a Tortona l’illuminazione era diventata a macchia di leopardo in questi ultimi due mesi, con zone illuminate ed altre al buio.
La situazione, con l’entrata in vigore dell’ora solare, come aveva annunciato berutti, è migliorata, ma purtroppo non è ancora ottimale: il nodo maggiore riguarda l’accensione: nella giornata di domenica, verso le 18, quando era già scesa la sera, alcune strade (quelle con i lampioni gestiti dal privato) erano perfettamente illuminate, altre (quelle con i lampioni gestiti dal Comune, erano ancora al buio. Soltanto un quarto d’ora dopo i lampioni del comune hanno iniziato lentamente ad accendersi. Alcuni hanno anche fatto notare che i lampioni gestiti dal municipio sono meno luminosi.
Meno la grave la situazione al mattino: i lampioni del comune si sono spenti prima, e alle 6 erano accesi solo quelli privato, ma la disfunzione è durata una decina di minuti perché alle 6,20 non c’era più bisogno dell’illuminazione pubblica.
Il problema, però, se non si interviene adeguando gli orari potrebbe ingigantirsi perché almeno fino al 23 dicembre le giornate sono destinate ad accorciarsi, per cui i 15 minuti con le strade al buio al mattino e quelli altrettanti alla sera sono destinati ad allungarsi se non verrà modificato da subito l’orario e ci saremo di nuovo con le proteste.
28 ottobre 2013