Site icon Oggi Cronaca

TORTONA: All’Itis Marconi gli studenti devono studiare sui pc ma il Ministero non eroga fondi. Che si fa adesso?

L'itis marconi

L’itis marconi

Doveva essere il fiore all’occhiello di una scuola che invece dei libri usa il notebook, ma il Ministero non ha ancora erogato i fondi e così un centinaio di genitori sono in subbuglio.

Sono quelli della prima ragioneria che frequentano l’Istituto “Domenico Carbone” e quelli della prima Liceo Scientifico tecnologico all’Itis Marconi

I loro figli avrebbero dovuto iniziare l’anno scolastico utilizzando libri di testo on line scaricabili tramite computer portatili acquistati dalla scuola nell’ambito di un progetto finanziato dal ministero che non prevede più l’uso dei libri cartacei ma un’educazione didattica a livello informatico con un pc (o I-pad) per ogni studente. .

Purtroppo dall’inizio dell’anno scolastico ad oggi i 50 notebook non sono stati acquistati perché il Ministero ha bloccato i fondi destinati all’acquisto dei computer e non si sa quando verranno erogati.

Il risultato è che gli studenti della prima ragioneria e della Prima Liceo Scientifico tecnologico sono cretti a lavorare utilizzando l’aula di informatica e in condizioni sicuramente non ottimali e comunque non conformi al progetto didattico voluto dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Guido Rosso preside delle due scuole

“Si tratta del progetto Classi 2.0 – dice il preside della scuola Guido Rosso – di cui noi abbiamo ben 12 classi che lo adottato. Purtroppo per le ultime due prime, il ministero ha bloccato i fondi e ci ha impedito di anticiparli provvedendo all’acquisto perché se non fosse arrivata questa comunicazione noi avremmo già preveduto ad acquistare i notebook e darli in dotazione ai ragazzi. Ora possiamo solo sperare che i fondi vengano sbloccati.”

In attesa che l’empasse si risolva la scuola ha già provveduto all’acquisto dei libri on line e li ha “scaricati” sulla “chiavetta” di ogni singolo studente, ma è evidente che si tratta di una soluzione provvisoria che non può durare a lungo e i genitori sono preoccupati perché temono di dover sostenere in proprio l’acquisto dei computer portatili che devono avere particolari caratteristiche e quindi costano oltre 500 euro (somma che peraltro non tutti possiedono o sono disposti a spendere) o che i loro figli non possano svolgere le lezioni scolastiche normalmente e secondo il programma didattico.

Ma oltre al danno arriva anche la beffa: sembra che il blocco dei finanziamenti riguardi solo le scuole statali, perché quelle non statali ammesse al progetto i fondi per l’acquisto di notebook e I-pad, li avrebbero ricevuti. Tutto a quanto apre dipende dalla Regione Piemonte. ora la preoccupazione è forte e si spera che tutto possa sbloccarsi entro breve tempo.

15 ottobre 2013

 

Exit mobile version