L’Associazione Amici delle Ferrovie e dell’Ambiente ha annunciato la decisione di appellarsi al TAR del Lazio a riguardo della richiesta di Cociv di avviare in via anticipata l’allestimento dei cantieri accolta dal Ministero
Ha annunciato che si rivolgerà al Tar del Lazio per chiedere di annullare la determina con la quale a luglio il Ministero dell’Ambiente ha accolto la richiesta di Cociv di avviare in via anticipata (rispetto all’iter del progetto esecutivo ancora da concludere) l’allestimento dei cantieri del primo lotto in Liguria e in Piemonte e soprattutto lo scavo nel tunnel esistente a Voltaggio e del “pozzo” di Arquata Scrivia, dove dovrebbe essere calata la talpa per iniziare la galleria di valico sotto l’Appennino.
, ha spiegato: “A giugno il Cociv – dice Stefania Pezzan, membro dell’Afa e Consigliere comunale di Arquata Scrivia – ha avviato un cantiere a Genova venendo diffidato dal Ministero e subito dopo ha presentato la richiesta di partire lo stesso con i lavori, ottenendo quanto voleva in una sola riunione della commissione Valutazione Impatto Ambientale, che si è inventata un iter non previsto dalla normativa. È come se un cittadino, presentata una domanda in Comune per costruire una casa, prima dell’ok ottenesse di realizzare le fondamenta”.
“Il ricorso –aggiunge Stefania Pezzan – sarà solo un primo passo di una battaglia legale che dovrà tener conto di tutti gli atti approvati in futuro sul Terzo Valico”.
Il ricorso sarà sottoscritto anche dall’associazione Pro Natura e da undici cittadini residenti a Voltaggio, Fraconalto, Gavi e Arquata
Per il 10 ottobre, intanto, è stato dato l’ok da parte del Ministero dell’Ambiente del Piano di utilizzo delle terre da scavo mentre la Regione, a quanto pare, dovrebbe ancora dare l’assenso al piano cave.
9 ottobre 2013