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PONTECURONE: Negli ultimi tre anni i contributi dallo Stato diminuiti del 78%, ma il bilancio è salvo

Il comune

Il Comune di Pontecurone a fatica ha approvato il Bilancio di previsione per l’anno ma la situazione finanziaria è al limite. Lo ha detto durante la seduta del consiglio il sindaco Ernesto Nobile che ha fatto rilevare la rigidità dl bilancio di Pontecurone che vede assorbita la maggior parte della propria spesa corrente in uscite fisse per il personale, per le utenze, per gli interessi passivi sui mutui

“Nel corso di tre esercizi , dal 2011 al 2013 i trasferimenti dello Stati sono passati da 670 mila euro a 300.000 nel 2012 e a 150.00 nel 2013 con una diminuzione del 78% e non è ancora finita perché c’è la possibilità di ulteriori tagli per 90/100 mila euro connessi all’attuazione della manovra di spending review.”

Nobile ha rilevato che se non ci fosse stata oculatezza da parte delle amministrazioni precedenti e da parte della presente, si sarebbe già avviati verso il dissesto, come altre più grandi amministrazioni locali della provincia.

Per l’esercizio in corso, dopo attenta ponderazione, si è maturata la decisione di aumentare le entrate di almeno 60.000 con una manovra sull’IMU seconda casa per avere le risorse per finanziare per far fronte alle esigenze maggiormente sentite ed evidenti dei cittadini, senza cedere alla moda demagogica di “non mettere le mani nelle tasche degli italiani”.

Il sindaco Ernesto Nobile

“Nella consapevolezza che dove si mettono le mani in tasca non è un fatto neutro – ha concluso il sindaco di Pontecurone – abbiamo scelto di non aumentare le tariffe dei servizi a domanda individuale quali la ristorazione scolastica, e quindi di confermare l’invarianza delle tariffe per i servizi comunali, non colpire i redditi da lavoro confermando le aliquote dell’addizionale IRPEF definite in modalità progressiva l’anno scorso, non aumentare l’aliquota IMU sugli immobili produttivi, pertanto di non colpire il lavoro, né di chi lavora, né di chi produce e dà lavoro, ma solo aumentare l’IMU sulla seconda casa (operazione che interessa circa 600 immobili) dallo 0,91 all’1,00 per cento , con una scelta non certo a cuor leggero, ma con la consapevolezza che questo pare il male minore e con la coscienza che tale scelta implica comunque contraddizioni e criticità, ad esempio per i contribuenti che risultano possessori di “seconde case “ derivanti da successioni.”

Il bilancio alla fine è stato approvato con 9 voti favorevoli, 3 contrari e un astenuto.

 15 ottobre 2013

 

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