Il Consiglio Comunale, mercoledì sera, ha approvato il Bilancio di Previsione 2013 e quello pluriennale 2013/2015. L’esito finale ha fatto registrare 12 voti favorevoli da parte della maggioranza e 7 voti contrari (i Consiglieri Giuseppe Dolcino, Francesco Sofio, Marco Bertoli, Maria Rosa Porta, Francesco Moro, Diego Accili e Federico Tuo).
La manovra, come ha sottolineato più volte l’Assessore al Bilancio Germano Marubbi, risente del clima di incertezza sulla finanza locale. In particolare non è ancora chiaro come verrà rimborsato ai Comuni il gettito dell’IMU prima casa: a seconda delle ipotesi, si avranno conseguenze diverse sia per il bilancio del Comune di Novi Ligure che per l’intero sistema.
La stima prudenziale fatta dagli uffici parla di una diminuzione delle risorse disponibili rispetto al 2012 per circa 1,6 milioni di euro. Tra le leve fiscali a disposizione dei Comuni, di fatto solo l’addizionale Irpef si presta ad essere azionata con certezza dei risultati. Per questo motivo sono state ritoccate le aliquote per scaglioni di reddito che per il 2013 sono così determinate: esenzione fino a 15.000 euro, per redditi superiori le aliquote sono del 5,5 per mille (fino a 15.000 euro), 6,2‰ (da 15.000 a 28.000), 6,5‰ (da 28.000 a 55.000), 7,7‰ (da 55.000 a 75.000), 8‰ (oltre 75.000).
A questo proposito il Sindaco, Lorenzo Robbiano, ha sottolineato che: «Se avessimo portato l’aliquota all’8 per mille per tutti, il gettito sarebbe intorno a 1,7 milioni di euro, una cifra che ci avrebbe permesso facilmente di coprire l’intero taglio dei trasferimenti statali. Abbiamo preferito percorrere una strada diversa, agendo anche sulla diminuzione della spesa, per contenere l’aumento delle aliquote Irpef e mantenere l’esenzione totale per i redditi più bassi».
«A novembre – ha spiegato l’Assessore Marubbi -, speriamo di poter rivedere in senso migliorativo le attuali previsioni, sapendo che abbiamo ancora qualche margine di manovra, laddove l’evoluzione fosse invece in un senso negativo».
La seduta si è caratterizzata anche per una discussione, non iscritta all’ordine del giorno, riguardante il salario accessorio dei dipendenti comunali. Una folta delegazione di lavoratori, insieme ai rappresentanti della R.s.u. e delle organizzazioni sindacali, era presente per protestare contro l’ipotesi di una decurtazione di oltre 100.000 euro al fondo legato alla produttività, un taglio che produrrebbe una riduzione media di 500 euro all’anno degli stipendi individuali. A questo proposito l’Assessore Marubbi ha spiegato che il problema non riguarda la mancanza di denaro, le risorse infatti sono presenti nel bilancio di previsione per una cifra pari a 170.000 euro, ma le norme molto vincolanti del contratto nazionale relative all’individuazione, da parte dei Dirigenti, degli obiettivi per l’implementazione dei servizi.
Dall’intervento del Sindaco e dei Consiglieri Comunali è emersa la volontà di risolvere al più presto la questione. A questo scopo, è stato proposto di convocare la Conferenza dei Capigruppo che, in collaborazione con i Dirigenti comunali, avrà il compito di trovare la soluzione più idonea per non penalizzare i lavoratori.
2 ottobre 2013