Egr. Direttore
In merito all’articolo sulle strisce pedonali rosse “Il Comune, in un’ottica di attenzione e tutela dei pedoni e della sicurezza stradale,…..”, opera meritoria ma che impallidisce al confronto con il buio della sera in gran parte della città. Ma come si fa a pensare di rifare le strisce quando il Comune non garantisce lo standard minimo delle città di ogni tempo, l’illuminazione notturna.
La nuova versione della norma tecnica UNI 11248, in particolare, prescrive, per le strade urbane locali (circa l’80% di tutte le strade urbane d’Italia), livelli minimi di luminanza di 1 cd/m2 (candela per metro quadro). Un valore doppio rispetto a quello indicato dalla norma tecnica in vigore fino al 2007 e superiore di un terzo rispetto a quello, di 0,75 cd/m2, che richiedeva la precedente versione della UNI 11248.
In pratica, a detta di un tecnico Enel, la norma stabilisce che nelle città la visibilità deve essere di 40 m al suolo, ora ditemi voi se la situazione attuale è accettabile. Va bene il risparmio energetico, ma la sicurezza di donne, bambini anziani e comunque di tutti dove la mettiamo?
Grazie
Giovanni Bargelli
20 ottobre 2013