L’arroganza di Cociv e del fronte dei Comuni del basso Piemonte favorevoli alla realizzazione del Terzo Valico sembra non avere mai fine.

All’unisono, quando il movimento denunciò il rischio della presenza di amianto, risposero che chi era contario all’opera stesse facendo allarmismo.

Dopo parecchi mesi si convinsero che fosse non proprio conveniente tenere nascosto il problema e quindi, nel tentativo di recuperare un briciolo di credibilità nei confronti delle popolazioni, si inventarono lo studio per approfondire la presenza della fibra killer.

Tutti ricorderanno le dichiarazioni in pompa magna del Presidente della Provincia di Alessandria Filippi: “Terzo Valico? Solo se non c’è rischio amianto“.

Intanto decine di assemblee pubbliche organizzate dai comitati in tutti i Comuni coinvolti dalla “grande opera” informavano la popolazione sul rischio amianto, da ultimo centinaia di arquatesi hanno partecipato all’iniziativa alla Soms di Venerdì scorso.

Poi lo studio commissionato dai Sindaci sulla presenza di amianto, nella cornice di uno dei tre tavoli regionali di approfondimento, ha appurato quello che i comitati dicono da due anni e hanno recentemente dimostrato scientificamente attraverso uno studio redatto da uno degli ingegneri del movimento: l’amianto c’è e in grandi quantità.

A questo punto, nel fronte degli amministratori pubblici nessuno dice più che si deve rinunciare al Terzo Valico, tutti sono pronti a promettere che l’amianto si può gestire e nel caso che verrà ritrovato si metterà in pratica il “protocollo amianto”.

Protocollo amianto” che pare verrà presentato o questa settimana o la prossima a Voltaggio in un incontro promosso dai Sindaci e a cui sembrerebbe che la popolazione non verrà invitata a partecipare.  Forse temono che vi sia una grande partecipazione e accampano la scusa che nessuna sala di Voltaggio potrebbe contenere una così grande affluenza. Si tratterebbe quindi di un incontro a porte chiuse alla presenza del Ministro Lupi a cui sarebbero invitati a partecipare solo Consiglieri Comunali e associazioni ambientaliste. Chissà se dopo essere state la foglia di fico dei Sindaci sulla richiesta di moratoria sparita nel nulla, le associazioni ambientaliste presteranno nuovamente il fianco a simile squallida operazione. Insomma il “Protocollo amianto” c’è, ma solo qualche fortunato prescelto verrà erudito sul suo contenuto e potrà visionarlo. La riunione pare che sarà anche il momento in cui presentare il cronoprogramma dei lavori da cui si capirà se punteranno tutto sulla Val Lemme o vorranno mettere piede anche in Valle Scrivia ripassando per il calvario degli espropri.

Dopo l’assembea tutto sarebbe pronto perchè la Lauro Spa torni a scavare il foro pilota di Voltaggio sequestrato a metà anni ’90 dal Noe dei Carabinieri.

……e chi se ne frega se anche una sola fibra di amianto respirata può causare la morte…

notavterzovalico.info


10 ottobre 2013