In merito alla lettera di Tino Franzosi dal titolo “Che errore non volere la Mossi & Ghisolfi a Rivalta Scrivia…” riferibile alla mancata realizzazione di un impianto di bioetanolo a Tortona, l’associazione “Progetto Ambiente” prova ad esaurire in poche righe le attese di risposta dello scrittore per quanto riguarda gli ambientalisti, non certo gli amministratori.

Progetto Ambiente è tra quelle associazioni che si erano opposte all’impianto, ma a differenza del signor Franzosi noi non pensiamo che le voci degli oppositori si siano dimostrate insensate, per un semplice motivo: l’impianto di bioetanolo progettato a Tortona prevedeva l’utilizzo di mais, mentre quello di Crescentino utilizza l’hirundo donax, una pianta non alimentare, molto meno idrovora del mais e meno dannosa rispetto all’impoverimento del terreno.

Che sull’inopportunità di utilizzare il mais per produrre carburante avessimo ragione, l’hanno riconosciuto anche i funzionari della Mossi & Ghisolfi in un incontro pubblico organizzato da Legambiente nel Novese e ne è prova il fatto che la ricerca è stata spostata verso altre materie prime.

In secondo luogo occorre ricordare, se non erriamo, che l’impianto a Rivalta è stato fermato per la vicinanza a una ditta che produce materiale esplosivo.

 Associazione Progetto Ambiente – Tortona



 11 ottobre 2013