Ancora negativa ma meglio di Piemonte e Italia, e trend in salita.
In sofferenza la micro-industria. Bene le medie industrie, soprattutto chimica, plastica e gioielleria.
L’indice della produzione industriale nel secondo trimestre 2013 registra un -1,1% rispetto al secondo trimestre 2012. Il dato, pur negativo, è migliore della media piemontese (-1,2%, dove Alessandria è se-conda soltanto a Torino, che segna +1%) e nazionale (-3,6%), e prosegue la lieve ripresa iniziata nel terzo trimestre 2012.
Questa è la sintesi di quanto emerge dalla 167ª indagine congiunturale sull’industria manifatturiera rea-lizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici Studi delle Camere di Commercio piemontesi (la rilevazione ha coinvolto 155 imprese industriali della provincia, per oltre 7.381 addetti e un fatturato complessivo di oltre 2,5 miliardi di euro).
“Alessandria va meglio del Piemonte e dell’Italia, pur muovendosi ancora in territori negativi, commen-ta Piero Martinotti, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria. “Il contenuto positivo della produzione industriale è il trend: dal terzo trimestre 2012 è in salita, e questo vale anche, come tendenza generale, per il Piemonte e per l’Italia. Che sia un segnale di ripresa? E’ ancora presto per dirlo, perché i tempi dell’economia sono lunghi, e non sono sufficienti un paio di trimestri in salita per trarre conclusioni. Nonostante il trend positivo dell’export, è infatti imprescindibile che ripartano i con-sumi interni, e questo può accadere solo con riforme strutturali profonde”.
Ci sono tre osservazioni generali:
1. è la media industria (addetti fra 50 e 249) a tenere, con una media di +4,2% e due punte di +11,8% (industria chimica, petrolifera e delle materie plastiche) e +6,1% (gioielleria);
2. la micro-industria (sotto i 9 addetti) è in grave sofferenza, con una media dei vari settori di -7,7%, e con un picco negativo di -10,3% nell’alimentare;
3. L’unico settore che registra un dato medio positivo è chimica, petrolio e plastica: +4,5%.
Più in dettaglio nella dimensione dell’industria:
1. La micro-industria registra dati negativi in tutti i settori: -7,4% (industria chimica, petrolifera e delle materie plastiche), -7% (metalmeccanica), -3,7% (gioielleria), -9,2% (altre industrie mani-fatturiere1);
2. Il dato della piccola industria (fra 10 e 49 addetti) è stabile: -0,2%. Al suo interno registriamo una buona performance delle industrie metal-meccaniche (+6,7%), e segni negativi per le indu-strie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche (-5,2%), gioielleria (-7,1%) e altre industrie manifatturiere (-5,8%);
3. La grande industria (oltre 250 addetti) ha un +4,3% nell’alimentare, ma un -10% nell’industria metalmeccanica.
Più in dettaglio nel settore dell’industria:
4. l’industria chimica, petrolifera e delle materie plastiche, nonostante il buon dato positivo medio, ha al suo interno tutti dati negativi tranne il +11,8% della media industria del settore;
5. L’industria alimentare, in lieve calo (-1,1%), va bene se grande industria (+4,3%), ma il dato è negativo se micro-industria (-10,3%);
6. Le piccole e medie industrie metal meccaniche registrano dati positivi (+6,7%, +1,9%), non così per la micro-industria del settore (-7%) e per la grande (-10%);
7. Buona la performance della media industria di gioielleria (+6,1%); negativi i dati della micro e piccola industria del settore (-3,7%, -7,1%).
9 ottobre 2013