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CINEMA: “Diana – la storia segreta di Lady D.” al Megaplex Stardust, ottima Naomi Watt, ma il film non apporta nulla

Naomi Watt a sinistra e la vera Lady Diana a destra

Naomi Watt a sinistra e la vera Lady Diana a destra

Gli appassionati e i conoscitori della storia di Lady Diana, non devono aspettarsi colpi di scena o altro: tutto il subbuglio sollevato dal film alla sua presentazione è soltanto un battage pubblicitario.

Il film non apporta praticamente nulla di nuovo a quello che già si sapeva: è la storia (un po’ romanzata, ovvio) della controversa relazione tra Lady D e il medico pakistano Hasnat Khan, durata quasi due anni, forse l’unica storia della principessa di cui si sa poco perché il medico non ha mai voluto divulgare i particolari del loro rapporto.

Per questo motivo, il regista tedesco Oliver Hirscbiegel (I Borgia, Invasion, The Experiment) che per sua stessa ammissione ha detto di non conoscere molti particolari sulla storia della più famosa principessa dei tempi moderni, può sbizzarrirsi nell’inventare i dialoghi tra i due amanti di un rapporto travagliato che ben pochi conoscevano nei particolari.

Naomi Watt

Per questo motivo “Diana – la storia segreta di Lady D.” più che un storia sulla vita di Diana è un film sentimentale dove la vita della principessa e tutto il resto sembra fare solo da corollario attorno al rapporto di Diana ed Hasnat che faticano ad accettare l’altro per ciò che in fondo è.

Siamo in presenza di un film d’amore con i due protagonisti principali, Naomi Watt (The Impossible, Dream House, J.Edgar, King Kong e molti altri) e Naaven Andrews (Lost, Il buio nell’anima) che danno vita ad una controversa storia d’amore.

Critici cinematografici di alto livello hanno stroncato la recitazione di Naomi Watt definendola molto dissimile dalla vera Diana, asserendo che Lady D. ma i avrebbe fatto certe cose, ma a me Naomi Watt è piaciuta: non è facile interpretare il ruolo della donna che più famosa del mondo per decenni.

L’attrice ha messo in risalto una doppia personalità della principessa: forte in pubblico, ma fragile nel privato e l’interpretazione, a mio avviso, è stata molto convincente.

Angelo Bottiroli 


14 ottobre 2013

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