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CINEMA: “Cose nostre–Malavita” al Megaplex Stardust, buona trama, ottimi attori, film godibile

De Niro e Pfaiffer

Robert De Niro e Michelle Pfaiffer

La trama non è così scontata, anzi l’ho trovata molto originale: il mafioso americano pentito con moglie e due figli che seguono le tradizioni italiane (come ad esempio l’importanza di mangiare la pasta e dell’alimentazione mediterranea) costretti a vivere in uno sperduto paesino della Francia del nord ed esattamente in Normandia.

Beh, che Luc Besson non fosse un regista facile lo si sapeva dai film che ha fatto negli ultimi anni (Il quinto elemento, Giovanna d’Arco, Adele e l’enigma del faraone e la saga dei cartoni animati dedicata ad Arthur) ma arrivare ad un cocktail del genere così assortito ma anche verosimile, in fondo, non deve essere stato facile.

Ma quello che mi è piaciuto particolarmente in questo film drammatico ma con risvolti a tratti comici, è stata l’ambientazione. Calare queste persone nella realtà francese, che Besson conosce bene, è stato un colpo geniale. Non crediamo infatti che una trama che pur essendo originale soffre di una certa staticità, avrebbe potuto essere così spumeggiante se ambientata in un altro luogo.

Dianna Argon e John D’Leo

Ovviamente un grande plauso va agli attori: i cinque protagonisti sono impeccabili, ma soprattutto Robert De Niro che riesce a superare una sceneggiatura, povera di contenuti, con la sua espressività, con lo sguardo a volte divertito, a volte profondo o malinconico che solo un grande attore del suo calibro è capace a mettere in atto. Il personaggio, ambiguo, di Giovanni Manzoni, un boss pentito (ma lo è davvero?) che però non dimentica le sue origini

Credo che Robert De Niro sia uno dei più grandi attori viventi in circolazione, un “mostro sacro” che in qualsiasi parte è chiamato ad interpretare, riesce a dare un tocco di personalità che altri non danno.

Altra protagonista di grande spessore è Michelle Pfaiffer che pur non avendo la bellezza giovanile di Ladyhawke mantiene immutato il fascino espressivo di quel film interpretato quando aveva 28 anni. Sempre uguale e perfetto nel suo personaggio di “duro” Tommy Lee Jones (Men in black, Lincoln e molti altri) ma una menzione particolare meritano gli altri due protagonisti: la splendida 27enne Dianna Argon (concerto Movie, Sono il numero 4 e Heroes) e il giovane 18enne John D’Leo (Nudi e felici e Poliziotti fuori) nelle parti dei figli del boss.

De Niro e Tommy Lee Jones

Una chicca che mi è piaciuta moltissimo è il nome del cane: Malavita

In conclusione un film piacevole, tratti graffiante in alcune scene soprattutto quando De Niro-Manzoni si immagina cosa vorrebbe fare alle persone che ha davanti, ma deve moderare il suo istinto.

E’ quello che capita ad ognuno di noi ogni giorno quando vorremmo pestare a sangue la persona ottusa di turno che abbiamo di fronte, ma siamo costretti ad essere gentili.

De Niro, nel film, qualche volta riesce ad aggirare la regola e lo fa pure la moglie, con grande soddisfazione degli spettatori.

 Angelo Bottiroli


19 ottobre 2013

Uan scena del film

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