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CASTELNUOVO SCRIVIA: La Corte dei Conti mette il naso nel Bilancio del Comune e lo richiama

Intervento della Corte dei Conti del Piemonte nei confronti del Comune di Castelnuovo Scrivia che viene invitato ad adottare misure gestionali utili ad assicurare l’equilibrio del Bilancio relativo alla parte corrente cioè al funzionamento della macchina comunale, e impone all’ente di trasmettere entro il 31 ottobre prossimo, una relazione.

La doccia fredda da parte dell’Organo Regionale di Controllo è arrivata in questi giorni e fa riferimento ad un’udienza avvenuta nelle scorse settimane, per una vicenda di cui ben pochi però erano a conoscenza e che riguarda il bilancio comunale 2011.

La Corte di Conti ha rilevato che la parte corrente del bilancio è stata chiusa con una differenza negativa di 131 mila euro, peraltro finanziata mediante l’utilizzo di entrate non ripetitive derivanti dal rilascio di permessi a costruire nonché dall’avanzo di amministrazione e gli accertamenti derivanti dal recupero evasione tributaria risultano molto elevati rispetto alle effettive riscossioni.

In particolare il Comune ha accertato circa 50 mila euro di imposte Ici evase, ma ne ha recuperato solo 5.188.

“L’analisi dei dati contenuti nel rendiconto relativo all’esercizio 2011 del Comune di Castelnuovo Scrivia – si legge nella delibera – evidenzia, come si è visto sopra, una bassa riscossione delle entrate derivanti dal recupero evasione tributaria, e, dai dati inviati dal revisore dell’Ente nella nota citata sopra, non sembra che tale dato sia migliorato nel corso del 2012. Peraltro tale criticità era stata precedentemente segnalata alla Sezione da un Consigliere comunale che allegava una nota dell’Ente dalla quale risultava che in relazione ai residui attivi dell’esercizio 2010 derivanti da recupero evasione Ici, pari ad euro 39.374,00 e dalla tariffa raccolta e trasporto rifiuti, pari ad euro 139.512,00, non erano state attivate procedure per il recupero coattivo. “

“L’accertamento di crediti riferiti a recupero evasione tributaria – aggiunge la Corte dei Conti – incide sugli equilibri di bilancio e sull’osservanza del Patto di stabilità interno e il successivo mantenimento del residuo nel conto del bilancio, senza che sia avvenuto l’incasso del credito pone dei problemi in ordine alla determinazione dell’effettivo risultato di amministrazione.”

 1° ottobre 2013

 

 

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