Sarà intitolata ufficialmente sabato 12 ottobre alle ore 11,00 la piazza antistante la chiesa della frazione di Santa Maria del Tempio ai Caduti senza Croce.

Con questa iniziativa anche la città di Casale Monferrato renderà omaggio ai caduti italiani su tutti i fronti di combattimento le cui spoglie mortali non è stato possibile recuperare sui campi di battaglia e dati per dispersi. Un’intitolazione che segue quelle già intraprese da una sessantina di città e paesi piemontesi.

La richiesta di intitolazione era pervenuta dall’Opera Nazionale per i Caduti senza Croce che, come spiegato nel loro sito internet www.cadutisenzacroce.com, è:

Un gruppo di Ufficiali e Sottoufficiali italiani reduci dal fronte russo dove avevano operato per 25 mesi – dal maggio 1941 al luglio 1943 – con l’Ufficio Trasporti Italiano Collegamento per assicurare la regolarità del servizio ferroviario militare con propri Distaccamenti, Comandi militari di stazione, Commissariati di scarico, ubicati quest’ultimi ad immediato ridosso delle prime linee di combattimento, dette vita nel settembre 1952 alla più minuscola delle associazioni combattentistiche: la “Unione Nazionale Reduci dell’U.T.IC.”.

Per iniziativa del suo Presidente, l’allora capitano di fanteria Vincenzo Palmieri, si costituì nel suo seno un Comitato Onoranze ai Caduti italiani su tutti i fronti di combattimento le cui Spoglie mortali non era stato possibile recuperare sui campi di battaglia e dati per «dispersi», al fine di dar loro – tributo di riconoscente affetto – una sia pur simbolica sepoltura e trarli fuori, in tal degno modo, dall’oblio in cui la cecità di politici, sia pure involontariamente, li aveva tenuti.

Ed essendo nel frattempo entrati a far parte della minuscola Unione reduci dai fronti di guerra d’Africa, della Balcania, di Sicilia e congiunti di Caduti, la Unione Nazionale Reduci dell’U.T.I.C. si sciolse nel giugno 1955 per rifondersi in un Comitato Nazionale per il Tempio votivo ai Caduti senza Croce costituitosi poi in Associazione Nazionale per i Caduti senza Croce il 17 dicembre 1961 con atto n. 12741 notaro avv. V. Chiurazzi, e successivamente, aggiornando il proprio Statuto, a Opera Nazionale per i Caduti senza Croce, nei Congressi nazionali del 2-12-1967 (notaro dr. M. Ersoch) e del 14-3-1981 (notaro dr. P. Antignani) mantenendo inalterata la propria caratteristica di Ente strettamente apolitico e apartitico.

 

Fra le principali finalità sancite nello Statuto sociale emergono le seguenti:

a) dare una simbolica ma reale sepoltura senza ceneri ma solo nei nomi ai 145.000 Soldati Marinai Aviatori d’Italia ovunque caduti per la Patria, e che per non essersi potute recuperare le loro Spoglie mortali, non sono ricordati ed onorati nei vari Sacrari, Ossari, Mausolei, riquadri cimiteriali;

b) dare vita ad un «Centro di sintesi e documentazione storica» che curi, in seno all’Opera, la scelta, la pubblicazione, la divulgazione di opere letterarie, lavori teatrali, films, pitture, sculture di serena ed obiettiva propaganda patriottica ed incentivare l’attività ginnico-sportiva dei giovani.

Il fine di cui al comma a) è stato raggiunto con il varo della Legge n. 31 del 20 febbraio 1981 (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 55 del 25-2-1981) approvata all’unanimità da tutti i Gruppi politici parlamentari al Senato ed alla Camera per cui il Sacrario di Monte Zurrone in Roccaraso (voluto e creato dalla costante volontà realizzatrice del nostro Ente) è equiparato a tutti gli effetti ai cimiteri di guerra.

Il fine di cui al comma b), invece è raggiungibile – anno su anno – con l’attività dei Gruppi Giovanili e dei Nuclei delle Dame rosso azzurre del Ricordo.