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ALESSANDRIA: Un neonato, la mamma e un’altra donna intossicati dal monossido, all’iperbarica di Novara

La camera iperbarica di Novara

La camera iperbarica di Novara

Erano le 8,45 di venerdì mattina quando l’ambulanza del 118 è intervenuta in via Martiri della Benedicta, a quartiere Cristo di Alessandria per una famiglia di nordafricani che è rimasta intossicata dal monossido di carbonio.

Tra questi, secondo la prima sommaria ricostruzione al vaglio delle forze dell’ordine c’è un bambino di neppure un anno e due donne, una delle quali, la madre. I tre che accusavano i classici sintomi di questi casi, sono stati prima trasportati all’ospedale di Alessandria, poi dopo gli esami sono stati rinchiusi nella camera iperbarica all’ospedale di Novara per essere disintossicati.

Tutti non dovrebbero essere in pericolo di vita, ma particolarmente sotto controllo sono le condizioni del piccolo.

La causa, come purtroppo avviene in questi casi, potrebbe essere dovuta ad un braciere: i nordafricani, infatti, sono abituati ad usare spesso bracieri accesi sia durante la notte, o anche per cucinare, ma poi non provvedono ad aerare sufficientemente i locali e così il pericolo di rimanere intossicati dal monossido perché il fuoco ha bruciato tutto l’ossigeno presente diventa reale.

Sul posto, come avviene in questi casi, sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco di Alessandria.

 18 ottobre 2013

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