La rassegna, a cura di Giovanni Anzani ed Elisabetta Chiodini, presenta una novantina di capolavori eseguiti da alcuni dei maggiori protagonisti della cultura figurativa ottocentesca italiana.
L’oculata scelta delle opere si prefigge di delineare un momento storico che abbraccia due secoli, tra il 1830 e il 1915.
Un’epoca di sostanziali stravolgimenti sociali e culturali, dove la realtà contadina si confronta con la nascente era industriale; un tempo sospeso quindi, tra un passato non del tutto esauritosi e un futuro in divenire. Se il paesaggio rurale e quello urbano rappresentano contemporaneamente sfondo e soggetto della mostra, l’elemento centrale resta comunque l’uomo e il suo adeguarsi ai cambiamenti della Storia.
Lungo il percorso dell’esposizione il visitatore avrà modo di immergersi nell’ambiente cittadino ottocentesco attraverso le suggestive vedute di Lugano e Milano, dipinte da artisti quali Giovanni Migliara, Giuseppe Canella, Angelo Inganni e Carlo Bossoli, che testimoniano le significative modifiche dell’assetto urbano. Da queste vedute tipiche dell’epoca romantica si passa ad una visione della città più attenta ai mutamenti della modernità attraverso le opere di artisti quali: Morbelli, Carcano, Segantini, Longoni, Pelizza da Volpedo, Umberto Boccioni.
6 ottobre 2013