Dopo tre mesi di inattività, riprende finalmente a funzionare Palazzo Guidobono, centro della cultura cittadina, in quella che è la sua funzione primaria: ospitare mostre, rassegne e manifestazioni culturali. Era dai primi di Giugno, con la chiusura della mostra dedicata a San Marziano che la struttura aveva smesso di fare cultura e veniva utilizzata soltanto come sede per lo sportello Iat di Accoglienza Turistica.
Ora sabato 28 settembre con l’inaugurazione della mostra dedicata a Carlo Pedenovi torna ad essere utilizzata e frequentata dalla gente.
C’è da chiedersi, a questo punto, perché il Comune abbia lasciato inutilizzata una struttura così grande ed importante per tutto questo tempo.
Certo non è facile organizzare mostre e rassegne, e nei mesi estivi entrare nella calura di palazzo Guidobono non è piacevole, ma le sale al pianterreno nel mese di giugno magari avrebbero potuto ospitare qualche mostra di pittori locali oppure di lavori prodotti dalle scuole. Rassegne facilmente realizzabili senza ulteriori spese per il Comune, così come a settembre – volendo – si sarebbe potuto organizzare qualche altra manifestazione a basso costo.
Tutto ovviamente senza entrare nel merito di una possibile organizzazione di eventi anche nella stagione estiva, non tanto all’interno delle sale espositive (ma nel seminterrato forse sarebbe possibile) ma all’aperto: nel cortile interno debitamente recintato oppure in piazza Arzano portando dentro e fuori il materiale.
Sarebbe stata sufficiente un po’ di buona volontà ed inventiva da parte del Comune, che invece purtroppo, come ormai siamo abituati, non c’è stata.
25 settembre 2013