Sulle strade provinciali e in 4 Comuni arrivano i “Velo ok” contenitori arancioni che spesso sono vuoti, ma possono anche ospitare un autovelox.
I “velo ok” o “speed check”costituiscono un deterrente soprattutto per gli automobilisti che sfrecciano a tutta velocità all’interno dei centri abitati.
Il progetto è stato presentato mercoledì nella sala del Consiglio provinciale e prende il nome di
“Noi sicuri” . Per la Provincia è progetto di monitoraggio, controllo ed educazione stradale al quale ha aderito la Provincia di Alessandria come primo Ente di area vasta in Italia insieme ai Comuni di Tortona, Ovada, Ozzano Monferrato e Casal Cermelli .
E’ una soluzione innovativa, sottolinea il Vicepresidente Gianfranco Comaschi, che dovrebbe avere un effetto di diffusione più efficace del solo autovelox , contribuendo a pesare meno sull’effetto sanzionatorio’.
Paolo Goglio, direttore del Progetto “Noi Sicuri” ne ha illustrato insieme al Gian Alfredo Deregibus, dirigente del settore Polizia provinciale le linee guida .
Il Progetto è già attivo in circa 400 comuni in tutta Italia e prevede l’introduzione di metodiche di prevenzione e controllo delle velocità pericolose realmente efficaci, non “vessatorie” e condivise dal cittadino (in grado di ridurre fortemente le condotte illecite a prescindere dall’attivazione o meno dei controlli), unitamente a numerose azioni di educazione e sensibilizzazione degli utenti, volte a creare nel cittadino una miglior cultura della sicurezza stradale.
I “Velo ok” nei 4 Comuni saranno installati nella settimana fra il 23 ed il 30 settembre, ma secondo i deterrenti del progetto, fra cui alcune associazioni dei consumatori, i “velo ok” che nascondono al loro interno un autovelox attivo sono legali solo se c’è almeno un agente delle forze dell’ordine a presidiarli. Secondo quanto prevede la norma, infatti, i controlli automatici di rilevamento della velocità sulle strade urbane sono vietati per legge, a meno che ci sia l’autorizzazione prefettizia che indica le strade dove non è possibile fermare il guidatore per la contestazione immediata, in base alla pericolosità del tratto e al traffico. Niente postazioni automatiche, quindi. Serve almeno un vigile. Tranne che, naturalmente, i “velo ok” siano vuoti o comunque gli autovelox al loro interno siano disattivati.
11 settembre 2013