Stiamo parlando di Giuliano Calore, 75 anni, padovano che ha polverizzato il record mondiale di ostacoli in bici in 30 minuti, entrando per la 13esima volta nel Guinnes dei primati.
A confidare il tutto è stato lui stesso poco prima della prova che si è svolta sabato pomeriggio al palazzetto dello sport “Uccio Camagna” di Tortona.
“Ho voluto venire qui a Tortona – ha detto- rifiutato anche diversi soldi dalla Cina (in separata sede poi ha confermato che si trattava di diverse decine di migliaia di euro) perché dei soldi non mi importa nulla ma volevo dedicare, l’impresa a Fausto e Serse Coppi.”
Così su una bicicletta senza manubrio, freni e con un solo pedale, ha superato ben 840 ostacoli. La previsione era di superarne 400.
“Sono soddisfatto – ha detto Giuliano Calore – ci tenevo in maniera particolare a stabilirlo. Lo dedico ai fratelli Fausto e Serse Coppi. Non è stato facile, alla fine la gamba mi faceva male ed avevo paura ma ce l’ho fatta.Avevo paura di fallire perché per venire qui ho rinunciato anche ad un appuntamento in Germania”.
Calore è particolarmente affezionato a Castellania: ha donato una delle sue biciclette al museo e nella giornata di domenica sarà nuovamente nel piccolo paese in occasione della ricorrenza della nascita del Grande Airone.
Calore, di record, ne ha stabiliti già dodici in extreme cycling, uno di quelli più sorprendenti è quello che ha stabilito nel 2011, a 73 anni, scendendo di notte giù dallo Stelvio con la sua bicicletta priva di manubrio, freni e pignone fisso.
Naturalmente poiché la larghezza delle porte è minima (50 cm) e non si possono superare con il corpo in asse frontale, Calore dovrà eseguire dei movimenti di svincolo e con le braccia in alto per poter passare. «E’ stato importante avere la velocità giusta per poter glissare tra le 5 porte – ha concluso il recordman Calore – per poi raggiungere quelle poste di fronte.”
Calore ha dovuto anche mettere in conto il movimento che si effettua con il corpo che provoca uno strofinamento sulla sella che porta alla formazione di piaghe.
Prima della gara era fiducioso aveva fatto un tentativo nello spazio temporale di 10 minuti e il numero di porte superate è in linea con quello che si prefiggeva. Il risultato è stato strepitoso..
Alla manifestazione erano presenti il sindaco di Tortona e quello di Castellania oltre a Faustino Coppi e tanti esponenti del ciclismo tortonese.
Alla fine della performance Giuliano Calore è stato attorniato da un nugolo di ragazzini che gli hanno chiesto l’autografo e di tante persone che si sono fatte fotografare accanto a lui, per quella che è stata un’impresa che crediamo, ricorderà a lungo.
I records di Giuliano Calore, di cui alcuni sono entrati nel Guinness dei primati
17 luglio 1979 – Scala i 48 tornanti dello Stelvio senza toccare mai il manubrio della bici
29 luglio 1987 – Scala i 48 tornanti dello Stelvio, suonando a rotazione in modo perfetto quattro strumenti musicali del peso complessivo di 33 kg senza mai fermarsi e scendere dalla sua bicicletta monca.
28 luglio 1983 – Dimostra tutta la sua potenza e resistenza fisica, riuscendo a superare ben 14 dei più famosi passi di montagna con salite e discese difficilissime, sulla distanza dei 330 km in sole 13 ore.
26 luglio 1984 – Altra storica impresa: scala in condizioni atmosferiche pessime i soliti 48 tornanti dello Stelvio, pedalando con la sola gamba destra, nel tempo straordinario di 1 ora e 36’
20 luglio 1985- Scende dallo Stelvio nel tempo record di 27’ 1”, toccando punte di 80 km orari.
27 ottobre 1986 – Dopo un’abbondante nevicata, con una strada che è diventata una lastra di ghiaccio che si snoda per tutti i 48 tornanti, arriva un altro del suoi exploit sensazionali. In condizioni di equilibrio pazzesche e con una temperatura di 10 gradi sottozero, vince i 1842 metri di dislivello che separarono Prato Stelvio dalla cima Coppi, nel tempo di 2h 20’ tempo ritenuto sbalorditivo anche dai tecnici del ciclismo, per le condizioni assolutamente proibitive e pericolosissime del fondo stradale.
18 agosto 1989 – Insaziabile nel voler superare se stesso, sconfina oltre l’immaginabile, riuscendo a scalare con la sua solita bicicletta monca di manubrio e freni, i 48 tornanti dello Stelvio nel tempo record di 1h 17’ 18”, addirittura meglio del tempo impiegato da Bernard Hinault, quando nel 1980, in questa stessa salita staccò l’italiano Panica, vincendo poi il…giro d’Italia.
6 dicembre 1990- Supera in mountain bike priva di ruote chiodate 15 passi dolomitici (321km) con fondo stradale ghiacciato e innovato con temperature tra i -14° e – 20° in 15h11′.
Luglio 1990 – al pattinodromo di Padova in uno slalom senza mani s’infila tra 5.040 paletti, posti alla distanza di 54 cm uno dall’altro, nel tempo record di 1h.
6 aprile 1992 – a Zurigo rimane in pista 5h superando 6500 ostacoli.
21 luglio 1998 complica maggiormente la discesa mettendo un ostacolo all’uscita di ognuno dei 48 tornanti dello Stelvio, consistente in due paletti disposti a soli 52 cm di larghezza e 1,5 metri di altezza. Riesce a passare con la sua solita bicicletta attraverso tutti gli ostacoli e i 37 minuti, senza abbattere un solo paletto dei 96 posti lungo tutto il percorso.
20 marzo 2001 con la bicicletta senza manubrio, freni e pignone fisso, supera su una pista di ghiaccio, le 228 porte, larghe appena 46 cm, senza far cadere nemmeno uno dei 456 paletti che lei delimitano riuscendo a percorrere nella mezz’ora stabilita 57 giri di pista senza mai cadere, tutto ciò con le normali tubolari da corsa.
14 settembre 2013