E’ stato il presidente del Cisa, Pierpaolo Cortesi a lanciare l’allarme: “Siamo figli di un Dio minore – ha detto Cortesi – perché siamo bistrattati rispetto ad altre zone. Abbiamo un territorio che raggruppa 40 comuni e 61 mila persone e questo non è certamente un Eden perché la povertà sta crescendo e con la povertà anche nuovi allarmi come le donne maltrattate dagli uomini”.
“Dalla fine di agosto ad oggi – ha aggiunto Cortesi – abbiamo avuto ben cinque casi di Stalking, di donne picchiate dagli uomini che si sono rivolte a noi per chiedere aiuto.”
Il Cisa ovviamente ha provveduto ad avviare tutti gli intevrenti del caso, fra cui l’aiuto delle assistenti sociali oltre ovviamente a parlare con le stesse donne per mettere nelle condizioni ognuna di loro di potersi rivolgere alle forze dell’ordine.
La situazione resa nota da Cortesi è gravissima ed ha lo scopo di illustrare un fenomeno in crescita spesso tenuto nascosto perché le donne non sempre hanno il coraggio di comunicare ad altri di essere vittima di un marito manesco o di ex che le perseguitano.
Un problema quello dello Stalking, anche legato alla povertà, perché spesso separarsi da un uomo non è così facile perché in coppia ci si aiuta anche di più e le spese vengono divise. In molti casi, inoltre la donna è costretta a rimanere con l’uomo che la maltratta perché è disoccupata, non trova lavoro e lasciare il compagno non è facile.
Ecco allora che si cerca un aiuto, finanziario, ma anche morale e sempre più spesso tante donne lo cercano recandosi al Cisa sempre alle prese con problemi di cassa e di continui tagli, l’ultimi dei quali arrivano dalla Regione Piemonte: il contributo annuale erogato dalla Regione che era di 2 milioni 100 mila euro su un bilancio complessivo di 7 milioni del Cisa, verrà “tagliato” di un terzo, ma fino a poco tempo fa si parlava addirittura d 1 milione 450 mila euro.
Le risorse per aiutare anche le donne oggetto di violenza, insomma, sono sempre più scarse.
24 settembre 2013