I velo Ok installati dalla Provincia di Alessandria non sono a norma di legge ed inoltre quelli a Rivalta Scrivia e Casalcermelli sono esagerati: 9 a Rivalta e 7 a Casalcermelli per un totale di 32 mila euro di soldi pubblici (costano circa 2 mila euro l’uno) per dei tubi di plastica che rappresentano anche un pericolo per gli automobilisti perché collocati troppo vicino alla strada.

A lanciare l’allarme è il presidente della Globonsumatori, Mario Gatto, che da sempre ha sostenuto l’irregolarità di questi strumenti.

In un articolo a parte pubblichiamo la nota a che la Direzione Generale per la Sicurezza Stradale del Ministero dei Trasporti ha inviato alla Globoconsumatori confermando che si tratta di apparecchiature non omologate e non riconsciute e il loro impiego è abusivo.

Uno dei 9 velo Ok vicino alla carreggiata

Uno dei 9 velo Ok vicino alla carreggiata

Qui invece vogliamo soffermarci su quanti ne sono stati installati dalla Provincia in un breve tratto di strada.

“Sollecitati da alcuni nostri associati- dice il presidente di Globoconsumatori, Mario Gatto – ci siamo recati, in data odierna, a documentare la recentissima installazione dei manufatti sopra indicati, nel tratto di strada che conduce da Tortona a Rivalta Scrivia e posti all’interno della strada comunale dopo il cartello Rivalta Scrivia. Non vi descriviamo la sorprese nell’esserci trovati davanti a ben 9 (nove )- 4 in un senso di marcia e 5 nell’altro e tutti nello stesso tratto – installazioni di tali aggeggi, nel tratto di un km di strada subito prima dell’ingresso al centro abitato.”

“Desideriamo rammentare – aggiunge Gatto – che, come da precisazioni ricevute direttamente dal Ministero dei Trasporti, tali manufatti non sono omologati e tanto meno approvati dal Ministero medesimo, non corrispondono neppure a cartelli segnaletici indicati nel Nuovo Codice della Strada né tanto meno nel Regolamento di Esecuzione e di Attuazione. Ove, tra l’altro, fossero strumenti omologati ed approvati per il rilevamento della velocità, dovrebbero essere preventivamente segnalati dalla regolare segnaletica prescritta ma, in taluni casi il limite di velocità è posto proprio sopra il Velo Ok, in modo da non costituire assolutamente all’ignaro utente della strada che sopraggiunge. Non solo ma, in taluni casi rappresentano anche ostacoli a bordo strada.”

Situazione più o meno simile a quella di Casalcermelli, vicino ad Alessandria.

Mario Gatto

Mario Gatto

“In effetti – aggiunge Gatto – in un tratto, tutto all’interno del centro abitato (dopo quindi il cartello di Casalcermelli) e nel tratto di 700 mt, ne sono stati posizionati ben 7 (uno in meno di 100 mt l’uno dall’altro).E con questi aggiunti a quelli di Rivalta Scrivia, fanno 16 !!!!!! Va tenuto conto che a meno di un Km, esiste già da tempo un Autovelox della Provincia (tra l’altro già tema di accettazione Ricorsi da vari GDP per la sua irregolarità). Il tutto, ovviamente, senza segnalazione alcuna circa il rilevamento automatico della velocità.”

Secondo Gatto Sorge spontaneo porsi le seguenti domande:

1) Come mai una Pubblica Amministrazione non rispetta le normative di legge in merito al rispetto del Codice della Strada?

2) Come mai “investe” risorse pubbliche a tutto danno della tasche dei contribuenti ?

3) Dispone di così tante risorse economiche dal potersi permettere questi investimenti prima di altri forse più utili alla collettività?

Di qui si vede l'estrema vicinanza

In questa foto si vede l’estrema vicinanza alla strada

“Ed infine – conclude Gatto – Quali interessi celano queste operazioni oltre che rimpinguare le tasche dei costruttori di tali manufatti? Ben comprendiamo la “sicurezza stradale” ma riteniamo che ben altre siano le azioni a compiersi, partendo dal “mantenimento” del manto stradale come prescrive il Codice della strada non trincerandosi dietro a “palliativi” provvedimenti, tra l’altro non legittimi, al solo scopo di far cassa …..e non vogliamo pensare a cose ben più gravi. Esagerare ora non va bene in alcun modo e, ci auguriamo, che qualcuno si faccia con noi promotore, onde far terminare questo scempio e dilapidazione di risorse pubbliche.”

Nella giornata di Lunedì Mario Gatto contatterà la Prefettura di Alessandria, affinchè ponga un freno a quello che la Globonsumatori ritiene un indiscriminato ed illegittimo sperpero di denari pubblici, contrari a qualsiasi omologazione, approvazione e normativa del Ministero dei Trasporti.

La Globoconsumatori precisa che non è sua intenzione sollevare polemica alcuna ma, unicamente come nel suo spirito, chiarire ed informare i cittadini/consumatori sugli eventuali abusi commessi dalle Pubbliche Amministrazioni, unicamente allo scopo di “far cassa” e conferma la totale disponibilità nei confronti di chiunque desideri venir tutelato al proposito.

29 settembre 2013