Il commercio e la ristorazione in provincia di Alessandria registrano stabilità: la variazione media del fatturato (a valori correnti, IVA esclusa) delle imprese del comparto rispetto allo scorso anno non subisce variazioni.
Lo attestano i dati della Camera di Commercio di Alessandria dai quali risulta che la stabilità è frutto di compensazioni: giù cultura e tempo libero (-7,2%) e abbigliamento (-5,5%), bene alimentare (+8,8%) e prodotti casa e ICT (+4,2%). Ristorazione +0,6%.
Questi i risultati dell’indagine sul commercio e sulla ristorazione che, iniziata nel 2012, si affianca all’indagine congiunturale sull’industria manifatturiera, allo scopo di delineare un esauriente quadro economico provinciale e regionale. Entrambe le indagini sono condotte da Unioncamere Piemonte in col-laborazione con gli Uffici Studi delle Camere di Commercio piemontesi.
La rilevazione è stata condotta nei mesi di luglio e agosto 2013 con riferimento ai dati del periodo apri-le-giugno 2013, e ha coinvolto 124 imprese della provincia di Alessandria dei settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione, per un volume d’affari complessivo pari a quasi 400 mi-lioni di euro (€ 387.047.028).
“E’una stabilità che interessa in linea generale tutte le province piemontesi”, commenta il Presidente della Camera di Commercio, Piero Martinotti. “Siamo lievemente sotto la media regionale, che regi-stra +1,3%, ma teniamo conto che la provincia più virtuosa, Torino, arriva al 2,1%, e Biella è a -1,1%. In sostanza il comparto è immobile, e questo è da imputarsi alla sofferenza dei consumi interni, che in provincia di Alessandria ha colpito in misura analoga gli esercizi di vicinato e le medie e grandi strutture di vendita. Non mi stancherò mai di ripetere che fino a quando a livello nazionale non si guarderà più lontano, attuando riforme davvero di struttura, la situazione non cambierà, o potrà cambiare soltanto in tempi molto lunghi e per conseguenza di migliorie esterne al nostro sistema nazionale, che ne influen-zeranno la crescita”.
Scomponendo il comparto del commercio emerge la sostanziale stabilità del fatturato degli esercizi di vicinato e delle medie e grandi strutture di vendita, che registrano entrambi -0,1%; ristorazione +0,6%.
Il dettaglio del fatturato degli esercizi di vicinato evidenzia un pesante calo di cultura e tempo libero (-7,2%) e abbigliamento (-5,5%). Bene alimentare (+8,8%), altri prodotti (+6,5%) e prodotti della casa e ICT (+4,2%).
21 settembre 2013