Egregio Direttore,
due piccolissime riflessioni sul museo del mare.
1°) La Marina italiana ha arruolato nel corso di decenni molti giovani tortonesi, provenienti dall’industria meccanica, che prosperava nella nostra città.
Fabbriche come Orsi, Graziano, Pellegrini & Traversa hanno fornito marinai che hanno fatto funzionare al meglio, grazie alla preparazione tecnica, le moderne unità a vapore ed a gasolio, sia in tempo di pace che in guerra. Con loro è stato valorizzato un segmento culturale che fa onore alla nostra città, insieme, molte volte al sacrificio della vita data alla patria.
2°) Memento. Purtroppo i tortonesi hanno donato ad altri le prestigiose testimonianze della sua nascita romana, e oggi si accontentano di mostrare al mondo i vecchi trattori a testa calda. Sono pure quelli testimoni di un passato glorioso, però limitato nel tempo e privo di valori veramente universali.
In poche parole, alla fine, si tratta soltanto di un problema di costi. Si dovrà ridurre la fornitura di riscaldamento sia al museo Orsi che a quello del Mare, perchè la temperatura più bassa non danneggia i reperti esposti. Idem per palazzo Guidobono, mentre lo spazio della Biblioteca civica è sinceramente esagerato (e pure da riscaldare).
Spero che i Tortonesi valutino queste parole e propongano una soluzione positiva e lungimirante, ricorrendo, se del caso, anche alla sponsorizzazione privata delle loro belle istituzioni culturali.
Grazie dell’attenzione.
Cordiali saluti.
Dario Ferrari
23 settembre 2013