USB e molti cittadini elettori hanno potuto notare l’indifferenza della sinistra nel mettere in difficoltà i lavoratori appartenenti alle fasce più deboli.
Come al solito ci riferiamo ai licenziamenti e mancati rinnovi dei contratti di lavoro mai successo prima d’ora nel comune di Alessandria.
Ricordiamo che per 8 cuoche, seguite dai legali dell’USB, il tribunale di Alessandria ha condannato il sindaco a risarcire un importo di quasi centomila euro.
Ad oggi 6 pratiche di risarcimento sono terminate, manca solo la firma del ragioniere capo, non vorremmo fosse stato colpito da artrite fulminante agli arti superiori.
USB evidenzia che mentre il sindaco elargisce soldi pubblici ai dipendenti “amici di famiglia” posizionandoli nei consigli di amministrazione, alcune cuoche hanno già ricevuto lo sfratto esecutivo dal tribunale.
Sembra una barzelletta ma è proprio ciò che sta avvenendo ad Alessandria, il tribunale condanna il sindaco a risarcire delle persone e nel contempo lo stesso tribunale emette sfratti a coloro che vantano crediti nei confronti del comune.
Il paradosso è che la lega e la destra si stanno occupando di questi casi sfortunati, mentre il nostro sindaco, sostenuto da una giunta “rossa”, brinda tutte le sere al circolo della canottieri gestito da altri “compagni di merende”.
USB pensa che sia ora di smetterla di nascondersi dietro al dissesto, al patto di stabilità, nefasti commissariamenti, accusando di strumentalizzazioni chi cavalca il dissenso e che invece sia venuto il momento di fare qualcosa di sinistra… anche a costo di rassegnare dignitose dimissioni.
Giovanni Maccarino – Federazione Provinciale USB
22 settembre 2013