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LETTERE IN REDAZIONE: A Viguzzolo il problema di via Primo maggio è reale, ma quali soluzioni?


Direttore,

pur chiedendoLe di omettere il mio nome, per il semplice fatto che non mi interessa apparire, vorrei condividere con Lei ed i Lettori alcune personali considerazioni in merito al tragico incidente di Viguzzolo e piu’ in generale per il traffico stradale che attraversa i piccoli paesi delle nostre valli.

Mi chiedo spesso, ritengo non solo io anche se profano in materia, che valore abbiamo i controlli, con il laser e gli autovelox fatti alle ore otto di mattina (nella strada per Garbagna in aperta campagna (1km prima della fraz. Baracca) o alle due del pomeriggio a Castellaro (sempre al di fuori del centro abitato direzione Volpeglino) o a Casalnoceto sempre alle due del pomeriggio (in piena circonvallazione o all’altezza del cimitero), ai fini della prevenzione; statisticamente fanno certo numero e soprattutto incassi per i Comuni ma per la sicurezza dei Cittadini ritengo siano quasi ininfluenti proprio per la posizione molto defilata rispetto ai nuclei ad alta concentrazione abitativa ed ai passaggi pedonali che in ogni caso sono racchiusi in poche centinaia di metri in quanto parliamo di piccoli paesi.

Se poi mi si dice che i controlli fatti in quel modo sono prevenzione credo si possa evitare di discutere oltre in quanto tempo perso; uno su dieci potrebbe forse avere senso ma sempre non direi proprio. Nel pieno centro, ovvero la via centrale, di Casalnoceto, Castellaro e Viguzzolo, solo come esempio, in quanto a mio parere sono le vie piu’ pericolose per i pedoni, di giorno ed ancor piu’ di sera ( la notte non parliamone) non esiste in pratica nessun limite di velocita’; basta focalizzare la propria attenzione su questo aspetto quando si transita per queste vie; qualche centinaio di metri al massimo.

La mia non vuol essere una critica ma uno stimolo a migliorare un servizio; una constatazione di cio’ che accade e che e’ sotto gli occhi di tutti. Io passo spessissimo per questi paesi e non vedo mai una presenza fisica degli Addetti, anche solo come deterrente, ne un controllo nel centro abitato. E quando dico mai intendo mai.

Mi si consenta di dire pero’, per correttezza, che nell’attraversamento di Volpedo centro ed ancor piu’ di corso Roma a Monleale, piu’ assimilabile a Viguzzolo ed a Castellaro in quanto a pericolosita’, la sola presenza dei Carabinieri e dei Vigili che periodicamente controllano le auto, produce effetti positivi ancorche ulteriormente migliorabili. Sottolineo inoltre che, al momento sia a Volpedo che Monleale, non sono posizionati semafori con fotocellule e controlli con laser od autovelox; almeno non ho mai constatato tali presenze pur frequentando tutti i giorni la zona.

Poi naturalmente il destino e’ spesso beffardo e crudele allo stesso tempo in quanto gli incidenti mortali si verificano piu’ spesso dove si usa molto l’elettronica e manca, per ragioni che non compete certo a me approfondire, la presenza fisica dei tutori dell’ordine pubblico.

Mi chiedo: cosa ne pensano i Cittadini, che pagano emolumenti agli addetti ed i mezzi impiegati, dell’attuale situazione e cosa si aspettano realmente dai Responsabili di dette attivita’ volte a garantire l’ordine e la sicurezza?.

Cosa ne pensano i Sindaci che rappresentano i loro Cittadini? Tenuto conto che sono i Cittadini a pagare il conto, soprattutto delle tragedie, non sarebbe piu’ democratico che fossero loro stessi ad esprimersi? Qualcuno obiettera’ che in tema di sicurezza occorrono competenze specifiche; rispondo che qui non parliamo di antiterrorismo o traffico internazionale di droga ma di semplici controlli documentali anche con l’utilizzo di strumenti atti a rilevare le infrazioni piu’ gravi. Invece di farli al di fuori, molto fuori, dei centri abitati si provi ad organizzarli nella via centrale dove i pericoli sono maggiori.

I mezzi e gli uomini sono pochi? Rispondo che fino a qualche anno addietro i Vigili nei piccoli paesi non esistevano nemmeno; c’erano solo le stazioni dei Carabinieri.

Ricordo con piacere quando anni addietro si potevano trovare pattuglie di Carabinieri anche alle tre di notte, ed allora non esistevano le discoteche, attraversando Monleale, Volpedo, Viguzzolo, Casalnoceto e Castellaro. Altri tempi forse, allora le sale da ballo chiudevano in orari diversi, ma forse anche un altro e piu’ profondo concetto di sicurezza meno condizionato dalle “vuote casse dei Comuni” ma con un maggior reciproco da parte di tutti.

Io mi sono sempre preoccupato quando viaggiando, di notte e di giorno, non trovavo pattuglie di Forze dell’ordine che mi fermavano e mi controllavano piuttosto che il contrario; mi sentivo piu’ tranquillo e protetto anche se certe tirate d’orecchio facevano veramente male.

In buona sostanza avrei potuto solo scrivere: facciamo i controlli dove c’e’ maggior pericolo per i cittadini; e per questo non ritengo necessarie competenze approfondite.

Concludendo: gli Addetti ai lavori compiono senz’altro il loro dovere ma farlo in un modo semplicemente piu’ organizzato puo’ essere piu’ condivisibile dai fruitori del servizio medesimo, non comportare spese aggiuntive, richiedere lo stesso numero di Addetti impiegati ma forse rispondere meglio alle aspettative della Cittadinanza; in un ambito delicato ed importante come quello della sicurezza.

Cordiali saluti.

Lettera Firmata



 23 settembre 2013

Ringraziamo il nostro lettore che tiene vivo il problema e propone soluzioni alternative come quelle auspicate nella seguente lettera del sindaco di Viguzzolo.

 

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