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LETTERE IN REDAZIONE: 76 lavoratori di Alessandria appesi ad un filo. Iniziano le scuole ed i servizi?

A meno di ventiquattro ore dall’inizio dell’anno scolastico e della ripresa dei servizi che coinvolgono tutta la comunità alessandrina, incertezza e immobilità regnano sovrane.

UILTuCS e UIL FPL Enti Locali sono allarmate per l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale che ricade in prima persona sui dipendenti di Aspal e di Costruire Insieme, che si occupano di fornire servizi alla persona come ludoteca, asili nido, scuole materne ed extra scuola, ma contemporaneamente anche su tutte le famiglie che vivono e lavorano nella città di Alessandria.

Sono 76 i lavoratori di Aspal e Costruire Insieme appesi a un filo. Quasi tutti, lo ricordiamo, sono sospesi dal lavoro, senza reddito e in attesa della conferma di cassintegrazione in deroga.

Il sindacato da quasi due anni propone all’Amministrazione comunale alessandrina una serie di soluzioni per far fronte ai problemi che non sono mai state né valutate né tantomeno prese in considerazione.

Non abbiamo la convinzione di poter risolvere problemi legati alla crisi, alla mancanza di liquidità e alle conseguenza del Comune in dissesto, ma dobbiamo ancora una volta denunciare l’incapacità o forse la mancata volontà da parte del Comune nel dare risposte ai cittadini e ai suoi dipendenti. Forse un atteggiamento decisionista e responsabile sarebbe preferibile a una logorante e straziante attesa di soluzioni che ancora non riusciamo nemmeno a intravedere.

Il risultato è la crescente e totale sfiducia che lavoratori e cittadini manifestano a fronte di annunci e promesse che vengono subito smentite o infrante con poca serietà.

A questo punto, l’assenza di decisioni e risposte chiare sul futuro organizzativo dei servizi della città, rischia di far sprofondare definitivamente oltre ai numerosissimi posti di lavoro, anche la credibilità degli impegni presi da questa politica in campagna elettorale rispetto ai servizi che ora sembrano quasi accessori.

Se chi governa in questo Comune non riesce a trovare un’intesa a livello, politico, se il sindaco non riesce a gestire i dirigenti, se non esiste un progetto che possa essere condivisibile neppure fra loro, allora come possiamo sperare che per i lavoratori di Aspal o delle altre partecipate possa esistere una possibilità di salvare la propri situazione economica e lavorativa? Come possiamo dare fiducia e credibilità a delle persone che rappresentano uno schieramento politico che ha perso la bussola e l’essenza dei proprio valori?.

Dopo quasi due anni crediamo come sindacato che disponibilità alla collaborazione e alla mediazione si siano esaurite, come anche la pazienza e la speranza dei lavoratori.

Maura Settimo e Paola Bisio – Uil



 8 settembre 2013

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